Pratico subacquea dal 2003 e ho effettuato a oggi circa 230 immersioni. Generalmente sono in curva di sicurezza ma spesso mi capita di farne con decompressione e diverse altre volte sono immersioni ripetute.
Fino ad oggi non sono mai andata incontro nè a incidenti nè a problematiche di alcun tipo.
Ogni anno mi sottopongo a visita medica sportiva con elettrocardiogramma sotto sforzo con risultati soddisfacenti.
Qualche tempo fa durante una visita medica sportiva approfondita nella quale, attraverso semplice ecografia, mi è stato riscontrato un PFO. Mi sono sottoposta a un ecodoppler transcranico il cui esito ha confermato la presenza di PFO piuttosto importante (passaggio di bolle >20).
Il medico non ha saputo dirmi esattamente come comportarmi (con riferimento alla subacquea) e mi ha consigliato ulteriori approfondimenti (ecocardiogramma trans esofageo). Ho letto diversi approfondimenti del DAN, ma sono molto confusa e gradirei molto conoscere la sua stimata opinione in merito.
Non le nascondo che mi costerebbe moltissimo abbandonare questa attività (senza peraltro aver mai avuto incidenti), ma allo stesso tempo mi sembra esagerato sottopormi a un’operazione al cuore solamente per un “hobby”.
Sono un’incosciente se considero il mio PFO uno dei tanti fattori di rischio da aggiungere a quelli di cui un subacqueo consapevole deve tener conto?
Ringraziandola in anticipo, le invio i miei più cordiali saluti
Pasquale Longobardi scrive:
cara Giorgia