Skip to main content
search
0
News

Ecco i requisiti per le immersioni nelle acque protette dell’Arcipelago Toscano

Il Parco sta predisponendo  gli atti necessari per aprire in via sperimentale,  il mare protetto  dell’Arcipelago Toscano alla fruizione contingentata e alla collaborazione con i centri subacquei  per la scoperta dei nostri fondali più belli. Le prime boe saranno posizionate a Pianosa, ma anche altre isole avranno delle novità in questo senso. Fondamentale in questa fare delicata e sperimentale il contatto con gli operatori del settore a cui saranno richieste proposte e consigli per una proficua collaborazione anche con un incontro dedicato di cui sarà data comunicazione successivamente.

Nell’Arcipelago Toscano ci sono decine di centri subacquei di varia natura e dimensione, per semplificare i rapporti questo il Parco preferirà confrontarsi e rapportarsi con Consorzi strutturati di centri subacquei  che coordinino i rapporti tra i singoli centri sub  e rappresentino le esigenze e le competenze di settore in modo unitario e professionale.

Per la normativa vigente, il Parco potrà autorizzare immersioni dentro la sua propria area competenza solo con accompagnamento di  guide ambientali subacquee formate,  ai sensi della LR 23 marzo 2000, n. 42 e succ. mod ” Testo unico delle leggi regionali in materia di Turismo””
Con il Provvedimento del Direttore numero 661 del 27 ottobre 2011 visibile all’albo pretorio online  del Parco a l link:  http://www.islepark.it/index.php?view=cmsdoc&id=925&option=com_cmsdoc&Itemid=51&lang=it
sono già state delineate le regole di massima per l’utilizzo delle boe di Pianosa che preghiamo a tutti gli interessati  di leggere.
Il Parco richiede agli operatori interessati alle immersioni nell’area protetta  di inviare una scheda informativa  che attesti il possesso dei seguenti  requisiti:
Come guida:  il possesso del titolo di guida ambientale subacquea della Regione Toscana ( LR 42/2000.)
Come centro subacqueo:  di  essere  iscritto alla camera di Commercio da almeno un anno e far parte di un consorzio di Diving esistente ad oggi e iscritto al camera di Commercio
specifiche per  i natanti  utilizzati:
– dotati di casse per la raccolta dei liquami di scolo;
– equipaggiati con motore in linea con la Direttiva 2003/44/CE (fuoribordo o entrobordo a 4
tempi benzina verde

Leave a Reply