By Pio Vincenzo De Mitri Morano
Molti amici vecchi e nuovi che incontro nelle varie grotte o mi contattano al diving, mi fanno questa domanda, aspettandosi di sentirsi dire:” vieni a fare il corso…di 4 immersioni”, e purtroppo non è così, anche se questo sicuramente potrebbe suscitare polemiche da parte di alcuni, ma il mondo si evolve e non in tutto con tempi geleologici.
Più che darvi la risposta a questa domanda, vorrei spiegarvi le mie scelte ed il cammino che ho intrapreso in modo che ognuno possa trarre le sue conclusioni e scegliere un suo percorso. Ma prima alcune riflessioni o Chiarimenti d’obbligo.
Tradizionalmente lo speleosub è prima che ogni altra cosa uno speleologo che trova sul suo cammino uno specchio d’acqua. Molte grotte sommerse attraggono subacquei e speleologi perché sono spesso poco esplorate o del tutto inesplorate, hanno strutture geologiche uniche,, possono ospitare flora e fauna non visibili altrove. Bene (e questa è una provocazione per molti!) oggi lo speleosub è un subacqueo Altamente Specializzato che per potersi immergere, esplorare e rilevare, deve affiancare alle tecniche subacquee le tecniche di progressione speleologica e rilievo tradizionale ed avvalersi del supporto di un team di speleologi che rendono possibile l’immersione ed ai quali trasmette dati e… magari riesce a far passare oltre! (prodigi dell’ingegneria!)
Negli ultimi due anni, anche per effetto delle ordinanze delle Capitanerie di Porto e degli incidenti accaduti in grotte marine, stiamo vedendo decine di persone che dopo aver fatto dei “corsi” si cimentano in penetrazioni di cavità senza saper bene a cosa vanno incontro e sentendosi “Speleosubacquei”, magari utilizzando l’attrezzatura ricreativa (= “incidente con morti”).
Avete mai Pensato a cosa è la Speleosubacquea? CONTINUA…