CARGO AFFONDATO, “TAGLI” ALLE PARTI PERICOLOSE Il cargo turco prima dell'affondamento a largo di Torre Vado Sono terminate le operazioni relative al taglio dell’albero maestro e delle sovrastrutture del cargo turco affondato il 28 giugno scorso nelle acque antistanti Torre Vado.
Operazioni già pianificate dalla Capitaneria di porto di Gallipoli dopo la bonifica del relitto (con il recupero di 19 tonnellate di gasolio e 550 chili di olio lubrificante) adagiato sul fondale ionico a circa 800 metri dalla costa e ad una profondità di circa 22 metri. Riposa il “Tevfik Captan I”, dopo aver terminato la sua traversata nelle acque salentine. Mentre sulla terraferma c’è chi ha promosso anche una raccolta di firme per sollecitare le istituzioni competenti a non recuperare il relitto dal fondo marino. L’operazione di “decapitazione” intanto si è resa necessaria per consentire un passaggio più facile e sicuro dei natanti di media e piccola dimensione