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Approvati gli standard IDSA e HSE obbligatori per i corsi OTS in Sicilia

E’ ufficiale, sul sito dell’assessorato regionale del lavoro e della formazione, pagina n.8 – standard IDSA e HSE obbligatori per i corsi OTS in Sicilia

Regione Siciliana
ASSESSORATO REGIONALE DELL’ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL ‘EMIGRAZIONE
DIPARTIMENTO REGIONALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
DIRETTIVE PER LA PROGRAMMAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE FORMATIVE A VALERE DEL    P.R.O.F.
PIANO REGIONALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2011
DIRETTIVE DI PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ FORMATIVA 2011
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
• Vista la L.R. n. 24 del 6 marzo 1976, e successive modifiche ed integrazioni;
• Vista la Legge n. 845 del 21 dicembre 1978 “Legge quadro in materia di Formazione Professionale”;
• Visto l’art. 23, comma 5, della legge regionale 21 settembre 1990, n. 36 e successive modifiche ed integrazioni;
• Visto il capo II, “Disposizioni in materia di formazione professionale” della legge regionale 15 maggio 1991, n. 27 e successive modifiche ed integrazioni;
• Visto l’art. 2 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 25, istitutivo di “Garanzie per il personale della formazione professionale”;
• Visto l’art. 39 della legge 23 dicembre 2002, n. 23 recante norme sulle “Attività formative”;
• Visto l’art. 132 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4;
• Vista la legge 14 febbraio 2003, n. 30;
• Visto il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5/07/06 relativo al Fondo Sociale Europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999 (il “Regolamento FSE”);
• Visto il Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999 (il “Regolamento Fondi Strutturali”);
•Visto il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’08/12/06 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e del regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (il “Regolamento di attuazione”);
• Vista la Decisione comunitaria di approvazione del Quadro Strategico Nazionale (CE) n. 3329 del 13/07/2007 (la “Decisione QSN”);
• Visto il Programma Operativo Regionale Sicilia per il Fondo Sociale Europeo 2007-2013 adottato con Decisione della Commissione Europea C/2007/6722 del 18 dicembre 2007 (il “POR FSE”);
• Viste le Disposizioni 2006 per l’accreditamento delle sedi orientative e formative degli organismi operanti nel territorio della Regione siciliana” approvate con D.A. n. 1037 del 13 aprile 2006 e successive modifiche;
• Visto il Documento di Attuazione Strategica per il 2009-2010 del Programma Operativo Convergenza 2007- 2013 della Regione Siciliana, approvato dalla Giunta Regionale con Delibera n. 164 dell’8 maggio 2009;
• Visto il il Vademecum per gli operatori in attuazione del PO Sicilia 2007-13, versione III del 07 maggio 2010, approvato con D.D.G. n. 2152 /Dir. del 10 maggio 2010;
• Visto l’Accordo del 29 settembre 2009 “Linee Guida per l’implementazione delle politiche per la formazione professionale”;
• Vista la delibera di Giunta n. 350 del 04/10/2010 su “Riorganizzazione del sistema Formazione Professionale nella Regione Siciliana “Piano Regionale dell’Offerta Formativa”.
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FINALITA’ GENERALI ED ARTICOLAZIONE DELL’AVVISO
Con la presente direttiva di programmazione si forniscono le indicazioni procedurali delle attività del Piano Regionale dell’Offerta Formativa di cui alla L.R. 24/76.
La circolare è improntata ad una logica di efficacia e snellimento delle procedure per il raggiungimento degli obiettivi fissati dai documenti programmatori e piani strategici di sviluppo della Regione Siciliana, al cui approfondimento si rimanda. Si intende, pertanto, fornire delle direttive operative di programmazione in ordine alla definizione e realizzazione del Piano Regionale dell’Offerta Formativa. I criteri ispiratori, di cui la presente direttiva risulta essere atto consequenziale, si rifanno ai contenuti della delibera di Giunta n. 350 del 4 ottobre 2010, ai documenti programmatori e Piano Strategico Regionale.
La presente direttiva prevede l’adozione di misure di razionalizzazione e l’ottimizzazione della spesa, la programmazione funzionale delle azioni formative, l’attivazione, anche dettando apposite procedure e disposizioni per un sistema di verifica, monitoraggio, valutazione e controllo. Le competenze relative al monitoraggio, ispezione, controllo e rendicontazione degli interventi saranno affidati ai Centri Periferici dell’Assessorato denominati CIFT (Centri di Istruzione e Formazione Territoriale). Nelle more dell’istituzione dei CIFT, le funzioni saranno svolte da CPI, Servizi UPL – Servizi Ispettorati Provinciali del Lavoro. Le verifiche condotte saranno ispirate ai principi di sostanzialità dei controlli, misure preventive, anche attraverso la rilevazione degli indicatori amministrativi. Saranno attivati percorsi di costante e organico raccordo con le basi informative del monitoraggio in termini di standard di realizzazione, di risultato e di impatto al fine di favorire una valutazione sostanziale dei progetti e dei programmi nella determinazione dei livelli di efficienza ed efficacia. La valutazione sarà imperniata sulla verifica degli esiti/risultati delle attività formative, differenziata in base alle tipologie di intervento.
Le direttive di programmazione costituiscono gli elementi procedurali essenziali per una tempestiva ed efficace programmazione degli interventi. Si è inteso semplificare anche il formulario di presentazione e le schede per le proposte di pacchetti formativi riconducibili alle linee di indirizzo della programmazione regionale. Attraverso le direttive e gli atti consequenziali per la presentazione dei pacchetti formativi e l’attuazione del Piano Regionale per l’anno 2011, sarà valutata la coerenza delle proposte alle linee di indirizzo e la rispondenza ai repertori delle professioni come codificati dal sistema ISTAT/ISFOL e classificazione delle attività economiche ATECO, e riscontrabili sui portali web:
http://www.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/, http://www.istat.it/strumenti/definizioni/professioni/nup/, http://orientaonline.isfol.it/index.scm, http://excelsior.unioncamere.net/web/index.php
La semplificazione delle procedure ed il formulario contente le informazioni essenziali porterà ad una tempestiva valutazione della rispondenza e coerenza delle figure professionali, sfrondata da elementi accessori, con il conseguente rispetto della tempistica nell’approvazione ed avvio del piano formativo 2011. Sarà così posta l’attenzione su elementi di merito della singola figura professionale, coerentemente inserita nel pacchetto formativo.
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DOCUMENTI DI RIFERIMENTO UTILI ALLA PROGRAMMAZIONE DELLE PROPOSTE FORMATIVE PROF 2011 :

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L.R. n. 24 del 6 marzo 1976 Legge Quadro del 21 dicembre 1978 n. 845 QSC nazionale POR Sicilia per il FSE Europeo 2007-2013 Norme per l’accreditamento D.A. 1037 del 13 aprile 2006 Documento di Attuazione Strategica Vademecum per gli operatori in attuazione al POR Sicilia Documenti di programmazione economica del Governo della Regione Siciliana Studi e ricerche degli Enti Bilaterali Classificazione delle professioni ISTAT-ISFOL “nomenclatura e classificazione delle unità professionali (NUP06)” reperibile al seguente indirizzo: www.istat.it/strumenti/definizioni/professioni/nup Per una descrizione delle figure professionali: http://orientaonline.isfol.it/index.scm Rapporto 2010 Excelsior sui fabbisogni professionali per l’occupabilità – Sistema informativo Excelsior Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: http://excelsior.unioncamere.net/web/index.php Ricerca Confartigianato sulle professioni artigiane più ricercate (Elaborazione sui dati del Rapporto 2010 Excelsior) Studi e ricerche degli Enti Bilaterali: EBINTER – Ente Bilaterale Nazionale del Terziario; EBNT (Ente Bilaterale Nazionale Turismo); EBNA (Ente Bilaterale Nazionale Artigianato);
SOGGETTI AMMESSI ALLA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE FORMATIVE
Possono presentare proposte formative al fine di definire il Piano dell’Offerta Formativa Regionale, i soggetti, aventi tra i propri fini la Formazione Professionale, senza scopo di lucro, accreditati ai sensi del D.A. n. 1037 del 13 aprile 2006 in applicazione al DM 166/2001, con sede legale nel territorio della Regione Siciliana, e, che intrattengono rapporti di c/c postali o bancari con istituti aventi sede operativa nella Regione Sicilia.
I soggetti proponenti devono essere in possesso di almeno 3 anni di esperienza nella realizzazione di attività formative finanziate ai sensi della Legge Regionale del 6 marzo 1976 n. 24 e comunque essere ricompresi quali soggetti attuatori nel PROF 2010.
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Gli Enti presenteranno le proposte del Piano dell’Offerta Formativa, prevedendo degli interventi per gli ambiti:
–    FORM (Formazione Iniziale) – FAS –    FC (Formazione Permanente)
Per gli Enti presenti, nel Piano Formativo PROF 2010, in possesso dei requisiti di seguito specificati, al fine di assicurare la continuità dei servizi erogati e garantire i livelli occupazionali, si provvederà alla copertura del monte ore in carico ai soggetti attuatori nella misura corrispondente al monte ore in capo a ciascun Ente nell’anno formativo 2010 (PROF).
AMBITO FORMAZIONE: FORM – FORMAZIONE INIZIALE
Sarà assegnata agli Enti proporzionalmente al monte ore complessivo A.F. 2010.
Possono accedere gli Enti con 3 anni di esperienza nella realizzazione di attività formative finanziate ai sensi della Legge Regionale del 6 marzo 1976 n. 24, e comunque ricompresi quali soggetti attuatori nel Piano Regionale dell’Offerta Formativa – PROF 2010. e in possesso dei requisiti come di seguito specificati:
Per gli Ambiti FAS – FORMAZIONE AMBITI SPECIALI – Formazione destinata a soggetti svantaggiati) e F.P.(FORMAZIONE OERMANENTE), si provvederà sino alla concorrenza dell’intero monte ore 2010, in capo a ciascun Ente, ricorrendo a Fondi Europei e Fondi Nazionali. Per gli ambiti FAS e F.P., potranno presentare proposte gli Enti in possesso dei requisiti su indicati nella presente direttiva ed in regola con la normativa vigente in materia di gestione delle attività formative, con almeno 3 anni di esperienza in attività formative finanziate ai sensi della Legge Regionale del 6 marzo 1976 n. 24, trattandosi di azioni formative che rientrano nella programmazione annuale della Regione Siciliana e rispondenti alle linee di indirizzo ed agli obiettivi del POR Sicilia e coerenti ai documenti programmatori, Assi, Obiettivi generali, obiettivi specifici del POR Sicilia 2007/2013
I soggetti in regola con i requisiti di cui presenteranno apposita autocertificazione contenente informazioni e credenzialità dell’Ente.
REQUISITI
–    applicare il CCNL di categoria della Formazione Professionale –    essere in regola con la contribuzione assicurativa e previdenziale –    essere in possesso del Documento di regolarità contributiva (DURC) –    essere accreditati ai sensi del D.A. 1037 del 13 aprile 2006 –    sottoscrivere gli impegni contenuti nelle direttive di programmazione 2011, sottoscrivere
l’autodichiarazione contenuta nell’istanza, concernenti il possesso dei requisiti e dati
dell’Ente proponente –    essere in regola con gli obblighi previsti dall’art. 17 della legge 68/99 “Norme per il diritto al
lavoro dei disabili, se rientranti nelle condizioni previste dalla suddetta normativa
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–    impegnarsi, sottoscrivendo l’autodichiarazione contenuta nell’istanza, ad utilizzare prioritariamente il personale, se in possesso dei requisiti (qualifiche, titoli, esperienze professionali), con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e se nell’eventualità, il personale presenti nelle liste di mobilità e/o completamento redatte presso gli Uffici Provinciale del Lavoro di competenti o direttamente dall’elenco ad esaurimento del personale della Formazione Professionale, assunto a tempo indeterminato entro il 31/12/2008 e/o dall’albo del personale della F.P. di cui all’art. 14 della L.R. 24/76.
INDICAZIONI GENERALI PER LA FORMULAZIONE DELLE OPERAZIONI E LA VERIFICA DELLA COERENZA PER L’AMMISSIBILITÀ AL PIANO REGIONALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le proposte formative presentate ai fini della definizione del PROF 2011, a valere sulla presente direttiva di programmazione dovranno:
• essere formulate in coerenza con analisi previsionali del contesto in cui esse si collocano evidenziando le tendenze del settore e del territorio di riferimento e valutando le competenze professionali richieste;
• evidenziare se l’intervento proposto si pone in termini di prevenzione rispetto a fabbisogni professionali espressione di prossimi scenari futuri di domanda di lavoro e/o dell’affermazione di nuove tecnologie o modalità di innovazione produttiva;
•    introdurre elementi di anticipazione dei fabbisogni delle imprese di produzione e di erogazione dei servizi e valorizzazione delle competenze;
• definire con chiarezza le finalità generali del piano formativo e gli obiettivi formativi degli interventi di formazione, in relazione alle caratteristiche delle utenze, qualifiche e competenze professionali previsti negli obiettivi formativi e nel percorso didattico;
• prevedere l’impiego di strumentazione di verifica iniziale, in itinere e finale dell’efficacia sia dell’azione svolta e sia sulle persone coinvolte nel percorso formativo;
• contribuire allo sviluppo di sistemi integrati, repertori aggiornati su nuovi profili professionali, in sintonia con le funzioni e aree professionali definite e contemplate nei contratti collettivi nazionali di lavoro, sull’analisi dei fabbisogni formativi degli Enti Bilaterali, nei processi di produzione ed erogazione di servizi e di organizzazione del lavoro;
• introdurre nuovi processi legati alla rivoluzione digitale che impone la trasformazione dei contenuti delle professioni, che pur non scomparendo, necessitano dell’arricchimento dei nuovi saperi, nuovi linguaggi e competenze;
• prevedere metodiche didattico- educative, anche esplicitate negli stessi moduli formativi che valorizzino il protagonismo della persona.
Le proposte dovranno assumere i principi espressi a titolo di priorità trasversali indicate dalla programmazione comunitaria, in particolare del:
• • •
principio delle pari opportunità di genere; principio della sostenibilità sia ambientale sia sociale; principio dell’innovazione, inteso in termini di sperimentazione ed adozione di metodologie didattiche innovative.
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La attività formative saranno finalizzate ad interventi per l’acquisizione di qualifiche professionali spendibili sul mercato del lavoro, individuate nei repertori istituzionali delle professioni, nelle declaratorie dei contratti di lavoro delle diverse categorie di lavoratori, nelle ricerche e studi degli Enti Bilaterali. Gli interventi formativi, rivolti a soggetti che hanno completato “l’obbligo di istruzione” permetteranno l’acquisizione di una qualifica di base. Le azioni formative rivolte a soggetti in possesso di diploma, sempre per l’acquisizione di qualifica, saranno finalizzate al superamento delle limitazioni per l’accesso al mercato del lavoro derivanti da titoli di studio deboli o poco spendibili, se non accompagnate da qualificazione mirata.
Attraverso gli interventi di Formazione Iniziale si intende garantire un’offerta formativa professionalizzante attraverso l’acquisizione di competenze necessarie all’ingress
nel mercato del lavoro per inoccupati e disoccupati, e/o per la permanenza per i lavoratori occupati a rischio di esclusione o privi di qualificazione.
La logica che guida la formazione iniziale è quella della stretta coerenza tra le azioni formative proposte e l’adattabilità ad un mercato del lavoro s
mpre più complesso ed articolato, all’interno del quale il possesso di competenze di natura professionalizzante ma fortemente caratterizzate da elementi di trasversalità rende meno problematica la congiunzione tra i bisogni formativi espressi dal sistema produttivo e l’offerta formativa del sistema regionale.
L’elemento fondante delle proposte formative deve essere rappresentato dalla corretta lettura e dalla naturale coerenza che ne deriva dei bisogni di competenze che pervengono sia dai settori produttivi tradizionali sia da quelli a più alto contenuto innovativo, garantendo da un lato la risposta alle esigenze di professionalità espresse dal sistema imprenditoriale che opera nei settori a più ampio spettro occupazionale, non tralasciando quella significativa presenza di imprese che risponde alle sfide della moderna competizione economica globale e di cooperazione economico-sociale.
Le proposte formative, per la condivisione di standard nazionali, dovranno rispondere ai sistemi di classificazione ATECO e ISTAT e tenere conto degli indirizzi contenuti nelle analisi, nelle indagini e negli studi sui fabbisogni formativi e professionali a livello nazionale e regionale a vario titolo promossi, di cui sia certa e documentata la fonte, ivi comprese le qualifiche previste per il settore socio-assistenziale e le qualifiche relative alle professionalità della comunicazione, dello spettacolo e della società della conoscenza.
Per ogni intervento formativo devono essere quindi individuati e riportati nell’allegato 1, il macro settore, i settori di intervento secondo la tabella seguente e i codici specifici secondo la “Classificazione delle attività economiche Ateco 2007”, reperibile al seguente indirizzo: http://www.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/.
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MACRO SETTORE
DESCRIZIONE (SETTORI DI INTERVENTO)
AGRICOLTURA/PESCA/ATTIVITA’ SUBACQUEE(*)
O.T.S. ed attività correlate
INDUSTRIA/ARTIGIANA TO(**)
Attività inerenti la saldatura e gli Installatori di infissi; Attività inerenti la Falegnameria; Attività inerenti la Verniciatura; Attività inerenti la panetteria ed i pastai;
Altre attività correlate
TERZIARIO: SERVIZI IN GENERE
– SERVIZI TURISTICI – EDUCAZIONE AL
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E
RICICLO – ATTIVITA’ MONTANE – MONITORAGGIO DEL
TERRITORIO – ATTIVITA’ ECO/AMBIENTALI
Attività di conduzione mezzi per movimento terra; attività inerenti la carpenteria

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