A Monticolo sono arrivate le meduse
Fotografate dai sub bolzanini, studiate dal museo di scienze naturali
Poco urticanti, non sono pericolose per l’uomo Una delle meduse
BOLZANO. Meduse al lago grande di Monticolo. Sono piccole piccole, poco urticanti e dunque non pericolose per l’uomo. Ma ci sono per davvero. Le ha avvistate e fotografate domenica scorsa Andrea Falcomatà, del team Fotosub della Bolzano Sub, durante un allenamento in vista dei campionati italiani di fotografia subacquea digitale, in programma a Panarea (Sicilia) in settembre.
Il suo compare di immersioni, Massimo Morpurgo, entusiasta idrobiologo del Museo di scienze naturali, ne ha addirittura catturati due esemplari, li ha immersi in un piccolo acquario del Museo di via Bottai e siccome teneva molto a tranquillizzare i bagnanti, ieri pomeriggio ci ha infilato dentro una mano per vedere se pizzicassero o meno. Per l’Alto Adige è il primo avvistamento di sempre di questa specie: una medusa d’acqua dolce originaria della Cina.
Prima l’avviso ai naviganti: «Non sono urticanti (per l’uomo). Per esserne sicuro ho provato a farmi urticare sulle dita di una mano da due meduse che ho in acquario. Risultato: non ho sentito nulla. Ciò conferma quanto riportato in letteratura». Parola dell’idrobiologo Morpurgo. «Dunque non sono pericolose per le persone. Ergo, si può fare tranquillamente il bagno al lago di Monticolo!» Le meduse hanno cellule urticanti sui tentacoli con cui catturano i piccoli crostacei e i rotiferi di cui si nutrono. «Queste cellule urticanti non sono però in grado di provocare danni percettibili alla nostra pelle». Nel 1996, nel primo libro edito dal museo di scienze naturali di Bolzano “Tierwelt Südtirols”, una check-list delle specie animali dell’Alto Adige, l’autore Klaus Hellrigl aveva ipotizzato la presenza di Craspedacusta in Alto Adige. Ma fino a quest’anno mai nessuno le aveva viste di persona. In questa caldissima estate però, lo conferma la direttrice del laboratorio biologico di Laives, Alberta Stenico, si sono susseguite diverse segnalazioni. E allora i sub si sono mobilitati. Fotografarle è stato difficile: illuminazione scarsa, dimensioni minuscole (al massimo 2 cm), corpo semitrasparente, acqua torbida e con molta “sospensione”. Poi, basta muoversi un attimo e si genera un polverone subacqueo. E allora, addio foto.
continua… http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2015/08/26/news/a-monticolo-sono-arrivate-le-meduse-1.11989692