di Ninni Radicini
L'8 febbraio presso l'Istituto Provinciale di Cultura e Lingue 'Ninni Cassarà' di Palermo è stato presentato il progetto "Un mare… di risorse". Ideato dalla prof. Rossella Scalone, si svolgerà fino a maggio con la partecipazione attiva di due classi del primo anno.
di Ninni Radicini
Alla presentazione hanno partecipato: l'ammiraglio Stefano Leuzzi, Delegato regionale per la Sicilia della Lega Navale Italiana; il prof. Sebastiano Tusa, Sopraintendente del Mare della Regione Siciliana; l'ing. Riccardo Nicolaci, Velista; l'ing. Gaetano Lino, della Sopraintendenza del Mare; Manos Kouvakis, Direttore del Cedifop, il prof. Giuseppe Cipolla, Dirigente scolastico dell'Istituto.
Il progetto si inserisce nel quadro dell'insegnamento della cultura nautica promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con la partecipazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso la Lega Navale, la Federazione Italiana, le Amministrazioni locali e gli Istituti tecnici nautici.
L'iniziativa dell'IPCL, elaborata insieme ad altri enti, rappresenta un esperimento di passaggio dal viaggio di istruzione a iniziative di più forte valenza didattica e formativa. Il programma prevede una serie di incontri con esperti del settore e culminerà, per gli allievi, con un corso di vela a Favignana, comprensivo di lezioni teoriche e pratiche. Gli studenti, oltre a vedersi assegnati ruoli specifici nell'ambito del progetto, proseguiranno il lavoro di ricerca di informazioni sul mare come risorsa culturale, storica, letteraria e avranno l'opportunità di osservare i fondali e i reperti archeologici intorno a Favignana. All'organizzazione ha collaborato la Lega Navale Italiana, il cui statuto fin dal 1890 prevede l'impegno per la divulgazione della cultura del mare in tutte le sue articolazioni: dalla salvaguardia del patrimonio ambientale alla promozione delle professioni marinare.
Per la Sicilia, e in questo caso per Palermo, il mare, dal punto di vista geografico, storico, antropologico, ha sempre avuto una ruolo determinante. Eppure il rapporto con questa risorsa non è sempre lineare e spesso le sue potenzialità sono sottostimate. Creare le condizioni per un cambiamento di tale realtà, a partire dal mondo della scuola, è il primo passo per accrescere l'interesse delle nuove generazioni verso un patrimonio di risorse, oltre che luogo in cui si è decisa una parte consistente della storia dell'umanità.
Rafforzare il legame città-persone-mare, come fino a non molto tempo fa, date le caratteristiche originarie. Si pensi al nome ellenico di Palermo (Panormos: "tutto porto"), città costruita intorno alle attività marittime. Il ripristino di una forte cultura del mare è possibile. Dagli interventi dei relatori sono emersi infatti riscontri incoraggianti circa la facilità di percepirne l'importanza da parte di coloro che ne hanno opportunità. Riscoprire il mare significa infatti riappropriarsi della capacità individuale di interagire con la natura.
Durante questo progetto i ragazzi impareranno nozioni con le quale iniziare a "dialogare" con il mare, ovvero confrontarsi con quanto li circonda e acquisire l'attitudine all'osservazione multilaterate. La rilevanza culturale strategica dell'iniziativa appare evidente in riferimento alla realtà dell'ambiente marino, soggetto a inquinamento e depredazioni al punto da determinarne un decadimento. Una data decisiva sarà quella del 2010 quando il Mediterraneo diventerà una grande area di libero scambio. Una opportunità storica a cui arrivare in condizioni da poter reggere la concorrenza con gli altri paesi circostanti. Allora sarà chiara la rinnovata importanza del mare come risorsa commerciale e culturale.