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Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Barche da traffico: l’accessibilità delle isole deve essere riorganizzata.

Si è svolto nella sala del Consiglio comunale un incontro tra operatori delle barche da traffico operanti all’interno dei confini del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena con i responsabili dell’Ente Parco, dell’Amministrazione comunale di La Maddalena e della Capitaneria di Porto per provare a ridefinire i criteri e i meccanismi di accesso alle isole da parte dei turisti in visita nell’Arcipelago.

Individuare soluzioni percorribili rispetto ai problemi di accessibilità alle isole durante la stagione estiva risulta essere un problema di difficile soluzione, come emerso nel corso della discussione che deve comunque essere affrontato rapidamente e con una chiara certezza degli obiettivi da perseguire: da un lato il contesto di crisi economica vissuto dall’intera comunità maddalenina che trova ossigeno proprio durante la stagione estiva, dall’altro l’evidente depauperamento ambientale di alcuni siti di pregio come la spiaggia dei Cavalieri.

Dai confronti effettuati sulla linea di costa con foto aeree dal 54 ad oggi dimostrano che il fenomeno erosivo su quel litorale ha portato al dimezzamento della spiaggia nel corso degli ultimi trenta anni; il rischio, comunicato dal Presidente Giuseppe Bonanno agli operatori, è quello di dover interdire l’accesso alla spiaggia per tutelarne il valore ambientale seriamente compromesso. Soste così lunghe sulle isole, inoltre, non consentono di pensare a meccanismi che portino i visitatori sull’isola di La Maddalena nelle ore di pranzo, unico modo questo per sviluppare l’indotto legato alla presenza dei turisti anche a vantaggio di chi opera nel settore della ristorazione. A seguito dell’interrogazione parlamentare legata ai temi della tutela ambientale di due noti esponenti del Partito Democratico, lo scorso anno, l’Ente Parco non si può più permettere di essere messo sul banco degli imputati per assenza di azioni concrete per tutelare l’ambiente. La strada è segnata. Si tratta di condividere meccanismi, eventuali incentivi e tempistica per provare a raggiungere un compromesso positivo con la sola finalità di salvare quella risorsa da cui, anche gli operatori, traggono giovamento.

Modificare i criteri e i meccanismi d’accesso in particolare sul litorale dei Cavalieri è considerato dall’Ente Parco un’esigenza prioritaria in considerazione del fatto che il fenomeno erosivo rischia di mettere definitivamente in pericolo la fruibilità in un futuro prossimo del sito. Già dai prossimi giorni un tavolo tecnico con una rappresentanza di tutti i soggetti coinvolti lavorerà all’individuazione di soluzioni che consentano di affrontare il problema dell’erosione garantendo comunque le attività per la stagione estiva.

«Deve essere chiaro a tutti gli operatori che alcune soluzioni concrete devono essere individuate in particolare per la tutela ambientale dei siti. La fruibilità e l’accessibilità delle isole devono essere regolate e garantite sulla base di criteri di sicurezza nell’accesso ma anche di tutela dei litorali – ha provato a spiegare il Presidente Bonanno nel corso dell’acceso dibattito – è un problema di responsabilità rispetto ai beni naturali che utilizziamo per creare economia. Il caso della spiaggia dei Cavalieri, così come alcuni problemi legati alla sicurezza nei banchinamenti su Cala Corsara devono essere risolti e non trascurati. Il depauperamento della risorsa ambientale va arrestato attraverso soluzioni tecniche che garantiscano l’imminente stagione ma allo stesso tempo è impensabile fare finta che niente stia accadendo. Il rischio è di non avere più disponibili, tra qualche anno le risorse primarie offerte dal territorio e dal suo ambiente naturale e di mettere in pericolo definitivamente anche il ritorno economico legato alla presenza dei flussi turistici in passaggio all’interno dell’Arcipelago

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