Da piattaforme dismesse a isole artificiali. Il progetto di “Tete” Venturini
Impossibile non pensare alla suggestiva storia dell’Isola delle Rose, nata e distrutta nell’arco di pochi mesi alla fine degli anni ‘60. Però in questo caso lo scopo è diverso: dare vita alle piattaforma estrattive che popolano il mare Adriatico (74 in tutto). E allora l’idea è quella di trasformarle in una sorta di isole artificiali con bar, spazio per le immersioni, osservatorio, laboratorio di biologia e qualche negozietto. Per non parlare di un possibile punto di attracco per le navi da crociera. CONTINUA…