Il relitto di Marausa conferma le aspettative sull’applicazione di nanotecnologie per la salvaguardia dei beni culturali
Il test, perfettamente riuscito, è stato effettuato sul fasciame facente partedell’imbarcazione risalente al III sec. d.C. ritrovata nelle acque di Marausa, in provincia di Trapani e conservata presso il museo Lilibeo, al baglio Anselmi di Marsala.
L’incontro tecnico scientifico, organizzato dall’associazione culturale GruppoArte16, ha visto l’intervento del professore Franco Fazzio, restauratore laureato all’ISCR, e del coordinatore Giovanni Taormina, che hanno effettuato dei rilievi con l’uso di speciali apparecchiature e microscopi elettronici, al fine di stabilire l’eventuale presenza di funghi o altre sostanze aggressive, testando la successiva applicazione di nanotecnologie da parte del team di esperti della 4ward360-nanotecnology di Milano. Alla procedura hanno preso parte l’amministratore dell’azienda lombarda Sabrina Zuccalà ed i tecnici Marco Zeppa e Massimo Cavaleri.
Il test è stato effettuato alla presenza di numerose autorità marsalesi. CONTINUA…