Santuario Pelagos: l’Arcipelago di La Maddalena e le politiche di tutela dei mammiferi marini
L’Arcipelago di La Maddalena è stato al centro di una giornata di confronto e dibattito sulle politiche di protezione dei mammiferi marini all’interno del Santuario Pelagos. L’iniziativa è stata organizzata dal Reparto Ambientale Marino del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare su volontà espressa dalla Direzione Generale della Protezione Natura e in particolare dalla Direttrice Maria Carmela Giarratano. Un’occasione di approfondimento scientifico per fare il punto sulle diverse esperienze maturate dalle realtà associative espresse dalle comunità locali che operano all’interno del perimetro del Santuario Pelagos, per misurare il coinvolgimento e l’efficacia della rete di tutela che coinvolge nel nord Sardegna 11 amministrazioni comunali costiere aderenti alla Carta di partenariato “Pelagos”. All’incontro hanno aderito la Direzione generale del Servizio tutela della natura dell’Assessorato all’ambiente della Regione Sardegna, i rappresentanti dell’Università degli Studi di Sassari e dell’Istituto zooprofilattico della Regione Sardegna e i delegati della Regione Corsica Gianluigi Cancemi come rappresentante dell’OEC, animatore del progetto GECT – Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio. Nel ruolo di padroni di casa: l’Amministrazione comunale di La Maddalena rappresentata dal Sindaco Luca Montella, il Direttore Marittimo di Olbia il Capitano di Vascello (CP) Pietro Preziosi e chiaramente il Parco Nazionale guidato dal Commissario straordinario: il Capitano di fregata Leonardo Deri e dal Direttore facente funzioni Yuri Donno.
Il Santuario Pelagos è un’area di biodiversità particolarmente pregiata, una zona marina di 87.500 km² che nasce da un accordo tra l’Italia, il Principato di Monaco e la Francia per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano. Una stima approssimativa elenca più di 8.500 specie di animali microscopici che rappresentano tra il 4% e il 18% delle specie marine mondiali. Questa biodiversità è notevole, in particolare per quanto riguarda il numero dei predatori al vertice della catena trofica, come i mammiferi marini, perché il Mediterraneo rappresenta solo 0,82% della superficie e il 0,32% del volume degli oceani del mondo. L’area del nord Sardegna che ha come vertici estremi il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e il Parco Nazionale dell’Asinara è la parte meridionale del Santuario un’area di interesse fondamentale rispetto alle dinamiche di gestione del Santuario Pelagos.