Ritrovato il relitto del Velebit, il relitto del piroscafo ritrovato dopo 73 anni nel canale del Velebit
Ritrovato il relitto del Velebit Esplorato dai sub l’ex Jakljan, che affondò nel 1944: a bordo c’erano dei soldati tedeschi e cinque fiumani d’equipaggio di Andrea Marsanich
FIUME Per 73 anni il mare quarnerino ha custodito il relitto del piroscafo Adria, già Jakljan, adagiato sui fondali del canale del Velebit o della Morlacca, poco al largo dell’isola di Veglia. Nei giorni scorsi per la prima volta sei subacquei sono scesi a esplorare ciò che resta dell’imbarcazione, che era stata individuata casualmente lo scorso anno dal sub sloveno Grega Verc.
L’ex Jakljan affondò il 25 aprile del 1944 con a bordo un numero imprecisato di militari tedeschi e cinque componenti dell’equipaggio, tutti marittimi di Fiume e dintorni, al comando del fiumano Giovanni Ahel. Per decenni nulla si è saputo sul luogo in cui il piroscafo era colato a picco a causa di una bora fortissima che non aveva dato scampo ad alcuna delle persone a bordo. Si sa che l’unità era salpata da Segna per trasportare i soldati tedeschi in una località non meglio precisata dell’Adriatico settentrionale. Il vento aveva spinto il piroscafo verso le coste di Veglia, fino a che l’Adria era stato inghiottito dal mare, a una cinquantina di metri dall’isola, con gli uomini a bordo. Le famiglie delle vittime chiesero all’epoca alle autorità militari teutoniche, invano, il permesso per poter cercare da sole i propri cari.
«Mi ero immerso lo scorso anno per accertare con precisione la posizione del relitto di un altro piroscafo, il Regolo, affondato durante gli anni ’50 del secolo scorso – racconta Verc – e mentre tornavo indietro, avendo il sonar casualmente ancora acceso, mi sono accorto di qualcosa che stava adagiato sul fondale, a 39 metri di profondità». CONTINUA…