Lo storico Nucleo Sommozzatori del Comando Vigili del Fuoco di Grosseto rischia di essere soppresso
Grosseto: “Siamo molto preoccupati – scrive il Segretario Territoriale di UilPA Vigili del Fuoco Grosseto Sergio Rubegni – per la fine che farà il nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Grosseto, per questo sensibilizzeremo adeguatemante il nuovo governo verso il ripristino immediato del Nucleo e del suo urgente potenziamento.
Come a Voi ben noto, il nostro comprensorio presenta un elevato livello di “rischio acquatico”.
Di ciò sono stati ben consapevoli i vari Comandanti VVF che si sono avvicendati presso il locale Comando provinciale, e più volte ciò è stato anche significato ai precedenti vari Direttori Regionali ed al Dipartimento Centrale VVF, da parte del Coordinatore Regionale dei sommozzatori VVF per la Toscana P.I. Giorgio Sgherri, carica ricoperta per primo in Italia in ambito regionale, dal 1988 al 2016.
Il nucleo NSSA di Grosseto nasce nel 1975, di seguito indichiamo alcuni importanti interventi effettuati:
– 1985 Tana che urla – Lucca 35 bambini salvati in grotta
– 1991 Recupero n. 5 deceduti affondamento barca a vela Silvia – Elba
– 1991 – intervento Agip Abruzzo/ Moby Prince
– dal 1988 al 2016 tutte le alluvioni in Toscana (praticamente 1/2 all’anno) compresa quella del 1997 in Versilia con 12 deceduti e decine di salvataggi
– decine di salvataggi e recuperi in mare in Maremma,Elba e Arcipelago Toscano anche con elicottero
– decine di ritrovamenti e recuperi in tutta Italia (Lago Maggiore,Alghero,Reggio Calabria,Crotone,Elba,Formiche,Lago di Vico,di Garda,di como ecc.) con l’utilizzo di apparecchiature Sonar e Robot ROV CON PROFONDITA’ TRA 50 E 300 MT., compreso intervento Lago Maggiore – loc.Ghiffa del 2001 di ritrovamento e recupero di un aereo Cesna con n. 3 corpi alla profondità di 372 mt. che costituisce ancora oggi record mondiale in acque interne.
L’esperienza quindi della Costa Concordia ha evidenziato che un tempestivo intervento è realizzabile solo con un presidio continuo del territorio che può garantire la piena operatività per il salvataggio di vite umane.
Nella tragica notte del 13 gennaio del 2012 i sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Grosseto sono arrivati tempestivamente sullo scenario dell’evento ed hanno salvato sei vite umane in acqua.
I nostri SMZT, insieme agli altri colleghi delle squadre SAF (Speleo-Alpino-Fluviali), hanno anche contribuito a salvare decine di vite umane all’interno della nave rovesciata (una settantina), tra le quali alcune ferite evacuate con le barelle spinali, portate dai ponti inferiori a quelli superiori della nave per il successivo esodo dalla famosa “biscaglina”.
Oltre alla Concordia negli ultimi anni sono stati effettuati numerosissimi soccorsi a persona che indico di seguito:
-Alluvione Albinia 2012: N. 33 con anfibi e N. 13 con elicottero e verricello
-Micro-emergenza del 5/10/13: n° 23 con anfibio e mezzi nautici
-Micro-emergenza dei primi di novembre 2013: n° 7 con anfibio e mezzi nautici
-Micro-emergenza Marsiliana dell’ottobre 2014: n° 9 con anfibio e mezzi nautici
Purtroppo negli ultimi anni , seguendo una logica di rafforzamento dei Nuclei cosiddetti capoluogo di regione e una logica numerica (2 per regione), che non coincide con la verifica dell’alto rischio acquatico, idraulico e subacqueo, alcuni Nuclei sommozzatori dei Vigili del Fuoco denominati NSSA (Nuclei Soccorso Subacqueo Acquatico), posti in aree nevralgiche del territorio nazionale rischiano di scomparire quando invece dovrebbero essere rafforzati.
Mentre questa logica è vera per quasi tutti i capoluoghi di regione sul mare o vicini ai laghi, quelli delle due regioni centrali Emilia-Romagna e Toscana, sono invece molto lontani dal rischio acquatico emergente; l’ Emilia-Romagna ha risolto il problema già da molti anni spostando il nucleo elicotteri da Modena a Bologna garantendo così con il suo nucleo NSSA, tempi di intervento nella regione, almeno di giorno, molto bassi. CONTINUA…