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Ragusa, dall’Unesco la salvaguardia del patrimonio subacqueo

By 31 Marzo 2017Aprile 14th, 2017No Comments

E’ un circuito virtuoso che parte dell’Unesco e finisce, tramite l’Uisp, alle associazioni e ai blue diving locali, per la salvaguardia ed il rispetto del patrimonio archeologico che si trova sott’acqua. A darne notizia Maurizio Buggea, referente ragusano per l’Uisp Coordinamento Nazionale Attività Subacquee, istruttore subacqueo e, con il suo blue diving Centro subacqueo ibleo, collaboratore della Sovrintendenza del mare. L’invito viene direttamente dall’Unesco, con un programma dedicato alla salvaguardia del patrimonio culturale subacqueo, che intende contribuire a proteggere il patrimonio culturale sommerso, come ad esempio relitti e città sommerse. L’UNESCO è infatti convinto che un accesso responsabile a siti di tale importanza sia estremamente importante. A tale proposito, al fine di garantire che il pubblico accesso ai siti significhi unicamente divertimento, e non saccheggio o traffico illecito, l’UNESCO conta su un supporto attivo ed un approccio responsabile della comunità subacquea. A tale scopo ha anche diffuso un codice etico per le esplorazioni subacquee nei siti archeologici ritenendo che “i subacquei giocano un ruolo essenziale nella conoscenza e protezione del nostro patrimonio comune, per questo motivo contiamo moltissimo sulla vostra collaborazione nella sua salvaguardia per le generazioni future. Aiutateci a proteggere questi importanti siti archeologici”. Inevitabile ricordare, come fa Maurizio Buggea, che “il nostro litorale vanta siti archeologici importantissimi, da Punta Secca a Camarina, che già hanno dato reperti importantissimi e che meritano la massima attenzione, rispetto e salvaguardia, proprio come dettato dal codice etico promulgato dall’Unesco, la prestigiosa massima autorità morale mondiale nel settore archeologico”. (da.di.)
fonte http://www.quotidianodiragusa.it

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