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Posso tornare ad immergermi dopo tromboflebite alla gamba e aneurisma addominale?

Scritto da Giovanni Tateo
Pregiatissimomo Prof, Longobardi e Gentilissimo staff, mi permetto di rinnovare la mia richiesta se posso tornare ad immergermi.
A seguito di una tromboflebite alla gamba destra e relativa tac da cui è risultata la presenza di un aneurisma addominale, ho eseguito un’operazione in cui mi è stato applicato uno stemp iliaco sottorenale sinistro. La gamba non si è più gonfiata e tutte le funzioni ora sono regolari. Devo assumere quotidianamente una pasticca di cardioaspirin.
E’ consigliabile una visita e/o ulteriori analisi o accertamenti per tornare ad immergermi con ara? Eventualmente con quali limiti ?
 
Nel ringraziarVi tutti della Vostra risposta Vi invio distinti saluti.

1. Paolo della Torre 
Buongiorno,
L’aorta è il vaso sanguigno più grande del corpo umano e un aneurisma ( la dilatazione patologica di un suo segmanto in cui le pareti sono più deboli) potrebbe avere conseguenze drammatiche in caso di rottura .
La maggior parte degli aneurismi addominali dà scarsi sintomi e spesso viene diagnosticata occasionalmente durante esami di routine. (nel tuo caso per la tromboflebite)
L’obiettivo del trattamento di un aneurisma aortico addominale è quello della sua “messa in sicurezza” per evitarne la rottura.
Lo “Stent” che ti hanno impiantato, fa sì che il flusso sanguigno passi l’area dilatata dell’aneurisma, attraverso una sorta di piccola impalcatura metallica all’interno dell’aorta che fornisce sostegno alle pareti indebolite, l’intervento, dovrebbe consentirti di tornare alla vita di sempre, pur con la prescrizione della Cardioaspirina per tenere fluido il sangue. 
Potrai riprendere l’attività subacquea, tuttavia non senza una preventiva visita.
In questo caso, dopo aver verificato la permanenza in sito e il buon funzionamento attuale dello “stent”, sarà opportuno valutare le condizioni che avevano portato alla formazione dell’aneurisma e della tromboflebite, (aterosclerosi, ipertensione, ipercolesterolemia) e ricercare la presenza di fattori di rischio genetici, (test di screening per trombofilia) 
Da parte mia (e di tutto lo staff del Centro Iperbarico di Ravenna) tra gli auguri per il Nuovo Anno anche quelli per bellissime nuove immersioni.
Dr. Paolo Della Torre


2. Giovanni Tateo 
Preg/mo Professore,
innanzitutto La ringrazio per la sua cortese risposta che, come può immaginare , mi ha tirato su il morale…..e Le chiedo scusa se la importuno ulteriormente.
Per mancanza di spazio nella mia richiesta non ho dettagliato che lo “stent” che mi è stato installato è del tipo esterno cioè mi è stato installato con intervento chirurgico e non inserito dall’interno dell’aorta. Dalla tac eseguita dopo 8 mesi dall’intervento non risultano anomalie.
Mi è completamente passata la flebite, la gamba non si è più gonfiata e mi è stato spiegato che la dilatazione aortica può aver premuto sulla vena che ci passa vicino causandomi la flebite. Ciò premesso le sarei grato indicarmi quali analisi effettuare per sottopormi ad una visita da concordare presso il V/s centro.
Con l’occasione voglia gradire i miei più distinti saluti. Giovanni Tateo


3. Paolo della Torre 
Gentile Giovanni,
Grazie per le precisazioni e sono felice che tu abbia scelto Il Centro Iperbarico di Ravenna per la visita di Idoneità.
La procedura con cui ti è stato posizionato lo stent comporta un intervento abbastanza complesso che normalmente richiede tempi di recupero dalle 6 alle 12 settimane: per questo sarà utile aver effettuato, prima della visita di idoneità, un controllo dal chirurgo vascolare per la verifica della permanenza in sito e del buon funzionamento attuale dello stent.
E’ assai probabile che la flebite sia stata la conseguenza “idraulica” sul ritorno venoso della compressione provocata dall’aneurisma; per questo limiterei gli esami ematochimici a quelli di un controllo di base (Emocromo azotemia glicemia creatininemia, colesterolemia totale e frazionata, trigliceridemia transaminasi, GammaGT, Fibrinogeno VES CPR, PT, PTT,INR, Omocisteina Elettroforesi delle sieroproteine, Esame urine) riservando eventualmente ad un secondo momento, la valutazione dei fattori di rischio genetici per trombofilia in caso di valori alterati.
Per una valutazione dei fattori di compromissione che hanno favorito la formazione dell’aneurisma, se non lo hai già eseguito, è utile un ecocolordoppler dei vasi sopraortici.
Un caro saluto,
Paolo Della Torre [img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2014/03/e8c13f87ad0991bfef69a8a039b29321_view.jpg[/img]

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