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Oltre ogni limite, Vittorio Innocente Sfida se Stesso

COMUNICATO NUOVO RECORD 23 LUGLIO 2008
Alle soglie dei 62 anni ha deciso che non è ancora giunta l’ora di appendere la bicicletta al chiodo. Compagna di tante avventure come la scalata del Monte Kenya sino a cinquemila metri di quota, dove posò il tricolore italiano. Oppure le arrampicate lungo il Sentiero Roma tra la Val Codera e la Val Masino. E ancora nello Yukon sulle tracce di Zanna Bianca e dei cercatori d’oro sino a superare il Circolo Polare Artico. Sul ghiacciaio Scerscen con le gomme chiodate. Sull’Alta Via dei Monti Liguri e dei Monti Lariani. Nei fondali marini del Promontorio di  Portofino, del Golfo di Portovenere e nelle acque del Naviglio di Milano.Pedalate queste che gli hanno consentito di conquistare due titoli mondiali immortalati tra le pagine del prestigioso libro “Guinness World Record”. Però Vittorio Innocente l’aveva già annunciato a Milano quando gli fu consegnato il riconoscimento per meriti sportivi dall’assessore allo sport della sua città.  Non gli bastava aver raggiunto la profondità di sessanta metri tre anni fa. In sella alla nuova bicicletta battezzata “Barracuda” per la somiglianza al colore argenteo del corpo di questi pesci

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