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Archeologia SubacqueaNews

Occhi puntati sul Museo nazionale mai aperto

Rita Auriemma: «Non è detto che ci sia un relitto». Caburlotto: «Pronti a inaugurare entro il 2018»
GRADO. Il reperto rimerso al largo di Grado è certamente un ceppo d’ancora in piombo di tipo fisso con perno nella scatola. Da una prima valutazione delle immagini disponibili Rita Auriemma, archeologa subacquea e direttore del Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell’Erpac, ritiene che possa provenire da una nave romana di medio tonnellaggio di almeno 25 metri di lunghezza. «Le ancore romane – spiega l’esperta che ha seguito le dieci campagne di scavo e recupero dello scafo e carico della Julia Felix, imbarcazione del II secolo d.C. affondata al largo dell’Isola del Sole – erano composte da un fusto verticale in legno e da marre lignee diagonali che avevano il compito di agganciare il fondale. Il ceppo in piombo pesante serviva ad affondare e depositare l’ancora sul fondo». Il ritrovamento non implica necessariamente la presenza di un relitto. «Queste ancore venivano perdute per vari motivi – prosegue l’esperta -: se la nave doveva allontanarsi in fretta dal tratto di mare i marinai decidevano di tagliare la cima”. Lo stesso accadeva in caso l’ancora fosse incagliata sul fondo a profondità tale da rendere impossibile il recupero.continua… http://ilpiccolo.gelocal.it/tempo-libero/2017/05/25/news/occhi-puntati-sul-museo-nazionale-mai-aperto-1.15391953

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