La seconda prova di Coppa Italia di nuoto pinnato, specialità Mezzofondo, parla romano. Il gruppo sportivo “Belle Arti” della Capitale, infatti, ha conquistato le prime tre piazze nel femminile e il gradino più alto del podio nella gara maschile. Anna Mercuri, Giulia De Vitis e Eleonora Picchio hanno domato le agguerrite avversarie con una condotta di gara intelligente e regolare ed hanno portato a casa punti pesanti per la speciale classifica a squadre. Ad imitarle ci ha pensato, subito dopo, Simone Mallegni, che ha battuto per distacco Michael Milano della “Blu Atlantis” di Ravenna e Francesco Stasi della “Nord Padania Sub” di Varedo (Milano). Non meno spettacolare ed avvincente delle precedenti la gara dei Master. Tra le donne, successo di Francesca Scolari della “Tarvisium” di Treviso, seguita da Stefania Pilotti della “Blu Atlantis” Ravenna e da Alessandra Collalto della “Nuoto pinnato” Vicenza. Nel settore maschile, primo classificato Gaetano Delli Guanti della “Tarvisium” Treviso, secondo Roberto Rinaldi della “Nuoto pinnato” Vicenza, terzo Mauro Gianola della “Blu Atlantis” Ravenna….
Interessanti le prove dei due atleti più avanti negli anni: Leonardo Gentile (“Pinnaverde” Milano) e Sergio Richard (“Tarvisium” Treviso) si sono classificati rispettivamente al 36mo e 37mo posto: entrambi hanno 71 anni! All’arrivo sono stati i più festeggiati ed anche i più coccolati: loro non si sono sottratti all’abbraccio della folla ed hanno risposto con disarmante candore alle domande di alcuni curiosi. «Il mare è la nostra passione, la nostra ragione di vita», hanno spiegato Gentile e Richard. «La gara? Solo un modo per divertirsi: arrivare primi o ultimi non fa differenza. Certo, capita anche di scommettere con qualche amico, ma una bevuta in compagnia ogni tanto non fa male nemmeno al portafogli se si perde».
Tra i concorrenti, il 65enne Angelo Sesana, compagno di squadra di Gentile, giunto 35mo. Nuota per pura passione e può vantare almeno un paio di imprese memorabili: nel 1990 la traversata del Lago scozzese di Lochness (quello del famigerato “mostro”) con monopinna; nel 1991 la traversata, andata e ritorno, dello Stretto di Messina con bombole sotto il pelo dell’acqua. Racconta che il gioco delle correnti lo portò un po’ a spasso e alla fine il percorso risultò di 32 chilometri, che furono coperti in 2 ore e 32 minuti. Decisamente non male, considerando che all’epoca era ormai prossimo ai 50 anni.
Tutte le gare si sono disputate sulla distanza dei 3.000 metri lungo un circuito tracciato davanti alla spiaggia del Circolo Velico di Formia.
E’ il gran giorno di Italia – Spagna di calcio agli Europei e i “Giochi del Mare” non rimangono estranei all’eco che rimbalzano da Svizzera e Austria.
A Ventotene, dove in mattinata è iniziata la Coppa del Mondo del Safari foto sub, è già scattata la scommessa tra i concorrenti iberici e quelli di casa nostra: tutti insieme davanti alla tv, birra a volontà e… chi perde, paga! Intanto, sott’acqua, i 18 iscritti provenienti da Croazia, Italia, Malta, Spagna e Svizzera si sfidano a colpi di immagini: i diritti sono già stati acquisiti dalla Regione Lazio, che utilizzerà gli scatti per comunicare e promuovere gli aspetti naturalistici di un ambiente capace di regalare emozioni a getto continuo.
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