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L’infanticidio delle orche canadesi. Madre e figlio uccidono insieme un cucciolo (VIDEO)

L’infanticidio tra le orche non era mai stato osservato prima, ma è abbastanza comune in altri mammiferi

Quella a cui un team di ricercatori canadesi ha assistito al largo delle coste di Vancouver  e poi hanno descritto su Scientific Reports nello studio “Infanticide in a mammal-eating killer whale population” può sembrare una scena macabra ma sicuramente è qualcosa che nessun scienziato aveva mai visto prima: un maschio di orca (Orcinus orca) ha attaccato e ucciso un cucciolo appena nato.  Non solo si tratta del primo caso registrato di infanticidio tra le orche, ma è anche l’unica volta che una madre e un figlio vengono visti agire di comune accordo per uccidere un cucciolo di un loro simile.

Il fatto è avvenuto nel 2016 ed è stato osservato dal team di biologi marini canadesi alla stazione di ricerca OrcaLab della Pacific Orca Society, che, dopo aver valutato bene l’eccezionale attacco al quale avevano assistito, alla fine lo hanno descritto dettagliatamente su   Scientific Reports . Quel giorno gli scienziati si accorsero di strani richiami registrati da un microfono subacqueo e cominciarono subito a investigare. Scoprirono una  orca femmina di 28 anni che nuotava con alcuni giovani del suo branco, tra i quali c’era un cucciolo che, a giudicare dalle sue pieghe fetali visibili (visibili solo per pochi giorni dopo la nascita) e la  pinna dorsale che non era ancora eretta, probabilmente aveva solo un giorno di vita. In agguato dietro questa famiglia di orche c’erano un maschio di orca di 32 anni e sua madre di 46 anni. Tutte le orche protagoniste di questo “noir” erano e sono ben conosciute e registrate per numerazioni, nomignoli e immagini dal team di cetologi che le segue.

I ricercatori scrivono sullo studio che, all’improvviso, hanno visto «movimenti irregolari e schizzi che suggerivano  un evento di predazione» e hanno anche notato che il cucciolo di ‘orca non stava riemergendo insieme a sua madre. Quando il maschio adulto che seguiva il branco ha oltrepassato la barca dei ricercatori che hanno potuto vedere che aveva il capo del cucciolo serrato tra le sue potenti mascelle, con il corpo dello sfortunato neonato che gli pendeva dalla bocca.

Il principale autore dello studio, Jared Towers della  Pacific Biological Station di Fisheries and Oceans Canada, ha detto in un’intervista al Washington Post  «Eravamo inorriditi,  ma penso che fossimo anche  affascinati. Sapevamo che era proprio  il momento di raccogliere quanti più dati possibile per registrare con precisione le nostre osservazioni»

Mamma orca ha cercato disperatamente di salvare il suo cucciolo e a un certo punto ha speronato così forte il maschio infanticida che l’impatto è stato visto dai biologi e il maschio ha emesso dallo sfiatatoio uno spruzzo di acqua e sangue . Ma a quel punto è successo qualcosa di altrettanto incredibile: la madre dell’aggressore si è precipitata in aiuto del figlio, è intervenuta nel combattimento e ha bloccato la madre del cucciolo che stava attaccando suo figlio. Secondo il video  che pubblichiamo e  postato su Facebook da BC Killer Whale Research Report, «il maschio e sua madre hanno trascorso le successive quattro ore a turno spingendo e trascinando il cucciolo in giro». Incapace di emergere per  poter respirare, alla fine il cucciolo è annegato».

L’infanticidio non è raro tra le specie terrestri (uomo compreso), alcune specie di primati e roditori se ne rendono protagonisti abbastanza spesso ed è un comportamento che raramente è stato osservato anche nei delfini. Gli scienziati hanno suggerito una serie di motivi per cui gli animali ucciderebbero i cuccioli della loro stessa specie, uno dei quali è il cannibalismo. Ma durante l’attacco al cucciolo al largo di Vancouver i ricercatori canadesi non hanno visto alcun segno di alimentazione, il che fa supporre che il cucciolo non sia stato ucciso in quanto “preda. Nello studio suggeriscono che  sia più probabile che  il maschio stesse cercando di accoppiarsi con la mamma del cucciolo appena nato. Come spiega Sarah Gibbens su National Geographic , le femmine di orche non sono in grado di riprodursi mentre allattano la loro prole. Quindi, una volta che la madre avesse smesso di allattare il cucciolo aggredito e i ucciso sarebbe stata pronta ad accoppiarsi ancora una volta.

Resta il mistero del perché  la madre del maschio infanticida abbia partecipato così attivamente all’attacco. I ricercatori canadesi ipotizzano che «potrebbe aver cercato di assicurare il successo della sua discendenza aiutando suo figlio». Le orche femmine hanno forti legami con i loro figli maschi ed è noto che collaborano durante la caccia e la predazione.E’ possibile che in questo caso madre e figlio stessero collaborando per rimuovere un ostacolo – il cucciolo di orca – che impediva loro di trasmettere i loro geni.

Intervistato dal National Geographic, Towers ha concluso: «Penso che non diamo a molti animali abbastanza credito per la loro capacità di pianificare e pensare in anticipo.  Ma credo che sia esattamente quello che è successo qui».

fonte:greenreport.it

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