[img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2014/05/68527e2e04a8d181d05dda5eba73b728_view.jpg[/img]L’antica ancora in ferro risalente alla fine del XIX fu trafugata nelle acque al largo di Pianosa. Il reperto fu ritrovato nel giardino di un sub a Campo dell’Elba
È tornata al suo posto, a circa 25 metri di profondità, dove giaceva da più di un secolo, l'antica ancora in ferro risalente alla fine del XIX secolo, trafugata nelle acque al largo di Pianosa. Il reperto archeologico, di oltre tre metri e 600 kg di peso, fu scoperto nel novembre scorso nel giardino di un sub di Campo nell'Elba che l'aveva prelevata dal mare con l'ausilio di un peschereccio e un autocarro.
L'uomo è stato denunciato dalla Guardia costiera per impossessamento illecito di beni culturali dello Stato. La capitaneria di Portoferraio ha indagato per mesi, anche con accertamenti mirati, per individuare l'ancora e incastrare il sub ed è riuscita ad avere la certezza del furto, spiega una nota della Guardia costiera, «solo a seguito di complesse verifiche mediante i sistemi informatici di monitoraggio della navigazione e il ricorso ai filmati delle videocamere del porto di Marina di Campo» dalle quali è stato possibile vedere i movimenti del sub-archeologo che dovrà anche rispondere di furto aggravato ed appropriazione indebita in concorso con altre persone. [img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2014/05/9654f87f5726bc982a15fab970ea4141_view.jpg[/img]Oggi l'Ancorone, che dà il nome all'omonima secca a nord dell'isola di Pianosa, è stato riposizionato nel punto originario: è un reperto molto conosciuto da subacquei e ai centri di immersione locali che proprio sul quel sito, per la bellezza dei fondali e la presenza dell'oggetto storico, organizzano ogni anno numerose visite guidate.
È tornata al suo posto, a circa 25 metri di profondità, dove giaceva da più di un secolo, l'antica ancora in ferro risalente alla fine del XIX secolo, trafugata nelle acque al largo di Pianosa. Il reperto archeologico, di oltre tre metri e 600 kg di peso, fu scoperto nel novembre scorso nel giardino di un sub di Campo nell'Elba che l'aveva prelevata dal mare con l'ausilio di un peschereccio e un autocarro.
L'uomo è stato denunciato dalla Guardia costiera per impossessamento illecito di beni culturali dello Stato. La capitaneria di Portoferraio ha indagato per mesi, anche con accertamenti mirati, per individuare l'ancora e incastrare il sub ed è riuscita ad avere la certezza del furto, spiega una nota della Guardia costiera, «solo a seguito di complesse verifiche mediante i sistemi informatici di monitoraggio della navigazione e il ricorso ai filmati delle videocamere del porto di Marina di Campo» dalle quali è stato possibile vedere i movimenti del sub-archeologo che dovrà anche rispondere di furto aggravato ed appropriazione indebita in concorso con altre persone. [img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2014/05/9654f87f5726bc982a15fab970ea4141_view.jpg[/img]Oggi l'Ancorone, che dà il nome all'omonima secca a nord dell'isola di Pianosa, è stato riposizionato nel punto originario: è un reperto molto conosciuto da subacquei e ai centri di immersione locali che proprio sul quel sito, per la bellezza dei fondali e la presenza dell'oggetto storico, organizzano ogni anno numerose visite guidate.
