Grande Guerra che incendiò l’Europa all’inizio del secolo scorso vengono talvolta scovati nelle vecchie trincee, ormai quasi irriconoscibili nell’intrico dei boschi o sulle montagne. Una borraccia ammaccata, una foto ingiallita. Ma anche pezzi di artiglieria mangiati dalla ruggine o altre strane macchine da guerra. Il primo conflitto globale non fu però combattuto soltanto sul terreno, ma anche sul mare, in fondo al quale tanti relitti di navi conservano la memoria di cruente battaglie. Ecco perché, in occasione dell’inizio delle commemorazioni internazionali per il centenario della Prima Guerra Mondiale, la Marina Militare prenderà parte ad un progetto di indagine e valorizzazione del patrimonio storico subacqueo relativo alle attività belliche del 1915-18, cominciando da una minuziosa ricerca nei propri archivi ricchissimi di preziosi documenti spesso dimenticati. Lo studio, riferisce l’Agenda Confitarma, sarà condotto da personale militare specializzato insieme ad archeologi subacquei del ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il risultato della ricerca sarà divulgato al grande pubblico nell’ambito della trasmissione televisiva Linea Blu.
fonte:informazionimarittime.it
Mar. Mo.