Intervista Alessia Zecchini, la donna più “profonda” del mondo
L’atleta romana, attuale detentrice di tre record del mondo di apnea in tre diverse discipline, si racconta a Liguria Nautica
1 febbraio 2018 | di Elisa Teja
Alessia Zecchini
C’è un’atleta che sta scrivendo la storia del suo sport: è Alessia Zecchini, 25enne romana, tre volte campionessa del mondo di apnea in tre discipline diverse, in assetto costante con attrezzi (monopinne) fino a raggiungere 104 metri di profondità (attuale record mondiale ottenuto nel 2017 a Long Island), in assetto costante senza attrezzi con 58 metri e nello jump blue – disciplina in cui si nuota attorno ad una corda a 10 metri sotto l’acqua – attuale record mondiale con 190 metri.
Alessia primeggia nel mondo acquatico, in mare ondeggia come una sirena e nuota fin da quando era piccola. Eppure non amava particolarmente il nuoto, come ha rivelato a Liguria Nautica ma le piaceva stare sotto la superficie dell’acqua. Già allora riusciva a scendere gradevolmente per qualche metro, sino a quando non le fischiavano le orecchie.
“Adoravo quando ci esercitavamo a stare sott’acqua -ha spiegato Alessia- ed ero la più brava, stranamente! Così -ha raccontato- chiesi ai miei genitori di fare apnea. A tredici anni finalmente trovammo un corso e mi innamorai di questa disciplina, tanto da non saltare mai un giorno di allenamento. Ovviamente -ha sottolineato la campionessa del mondo di apena- contribuirono molto le vacanze al mare che facevamo ogni estate, volevo sempre scendere sotto la superficie a raccogliere conchiglie o vedere cosa ci fosse sotto una roccia e, non sapendo compensare, era un gran limite!”.
Da allora l’atleta romana ha migliorato costantemente le sue prestazioni. Prima di diventare maggiorenne, in piscina riusciva già a scendere ben oltre il limite massimo per la sua età e in mare calava fino a 30 metri. Si è poi appassionata anche di pesca in apnea, soprattutto in compagnia del padre. “Negli ultimi anni però -ha ricordato Alessia, che ha una capacità polmonare oltre i 4 litri– non accade spesso che riesca ad andare a pescare perché non mi sto allenando più nel Mediterraneo”.
“Quando m’immergo –ha affermato la campionessa, intervistata da LN- ho la sensazione di essere più libera e sono concentratissima. A certe profondità -ha proseguito- i movimenti sono rallentati, assomiglio ad una persona in stato di ebbrezza ma faccio tutte le azioni senza eccessivi problemi. Quando risalgo dopo aver centrato l’obiettivo sono soddisfatta di me stessa. Ciò che più amo -ha dichiarato Alessia- è passare il tempo al mare. Se non è possibile mi accontento di stare in una piscina, l’importante è che ci sia acqua, il mio elemento naturale! Mi piace molto competere, mettermi in gioco e dare sempre il massimo”. CONTINUA…