Sviluppare sistemi per l’archeologia e la tutela dell’ambiente… sott’acqua. Il progetto Molux
Tutto comincia nel 2008, quando un gruppo di giovani ricercatori dell’Università della Calabria decide di portare la propria esperienza fuori dell’ambito accademico, fondando una spin-off
PROGETTARE e sviluppare un sistema che supporti gli operatori subacquei attraverso tecnologie innovative per la diagnosi, il recupero, la gestione, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico e naturalistico in ambiente marino: il progetto si chiama Molux e mira principalmente a incrementare l’efficienza e la sicurezza di queste operazioni subacquee, garantendo a chi si immerge la possibilità di conoscere in ogni momento la propria posizione rispetto all’ambiente che sta visitando, di acquisire dati geolocalizzati (immagini, video, note, parametri ambientali) e di ottimizzare e monitorare il percorso da seguire per l’esecuzione della missione, consentendo inoltre agli operatori di superficie di controllare e supervisionare la missione. CONTINUA…