Caro Pasquale, sono una subacquea tecnica azoto-dipendente. Sono anche una collega, ginecologa per la precisione e ti scrivo per un parere sull’immersione in gravidanza.
Ho scoperto da poco di essere in gravidanza. Ho già programmato (e pagato) 2 viaggi sub a fine febbraio (sarò gravida di 12 settimane) e a fine marzo.
Ho letto tutto quello che ho trovato su immersioni e gravidanza (a proposito, ne ho fatte una decina nella prima settimana di ritardo, attribuendolo a pre-menopausa o al fuso orario che mi avesse scombussolato ma direi che, data l’epoca di gestazione, non ci siano stati problemi) e i dati sono molto scarni; di fatto praticamente più anedottici che altro.
Mi rendo conto che sia difficile valutare il problema e so già che rinuncerò alle immersioni perchè è saggio ma mi chiedevo se, per caso, hai qualche esperienza in merito e se secondo te:
1) le microbolle possono realmente compromettere l’organogenesi del feto
2) questo è in relazione specificatamente a immersioni fuori curva di sicurezza o può essere del tutto casuale e imprevedibile.
In definitiva, rischio anche se faccio tuffetti tranquilli entro i 20 mt?
E’ vero che posso sopravvivere per qualche mese senza immergermi ma è anche vero che questo non ha un buon effetto sul mio morale. Inoltre, come ginecologa, sono professionalmente curiosa di saperne di più. Grazie infinite in anticipo, Barbara.
cara Barbara