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Gestione dello stress in immersione

Gestione dello stress in immersione.

Stress, ansia e panico in immersione – parte 1

Come riconoscere gli stati d’animo alterati, in noi stessi e negli altri. E come porvi rimedio

di Riccardo Bottazzo

Un subacqueo in immersione

In immersione senza ansia e senza stress!Finalmente si va in acqua. Tutto è pronto per un’immersione che si preannuncia spettacolare. E’ il momento che attendevamo da giorni e, come ci hanno insegnato al corso, abbiamo organizzato tutto alla perfezione. L’attrezzatura è pronta, abbiamo stabilito tempi, percorso e profondità con i compagni, ci siamo messi d’accordo sui segnali e su come affrontare eventuali problemi. Non ci resta che infilare pinne ed erogatore e saltare in acqua felici come foche.

Eppure… eppure dentro di noi sentiamo che stavolta c’è qualcosa che non va. Piccole preoccupazioni che si fanno sempre più grandi, ci trasmettono un fastidioso senso di insicurezza e ci fanno pensare di essere inadeguati a quell’immersione. Continuiamo a guardare le tabelle, a verificare se il gav si gonfia correttamente, controlliamo dieci volte che la rubinetteria sia aperta e se l’aria esce correttamente dall’erogatore.

Niente da fare. Un pensiero maligno sembra suggerirci che c’è qualcosa che non va. Non ci dice cosa. Solo che qualcosa non va per il verso giusto. Controllare per l’ennesima volta che tutto sia ok, a questo punto, serve solo a confermarci che il problema è più grande di come credevamo all’inizio perché non riusciamo a vederlo e, di sicuro, si presenterà nel momento più delicato dell’immersione. CONTINUA…

 

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