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Energy storage marino: il Fraunhofer trasforma il mare in una batteria


Completato con successo il test della gigantesca sfera in cemento nel Logo Costanza. Sfruttando la pressione dell’acqua può immagazzinare fino a 20 MWh

Trasformare mari e oceani in batterie capaci di stoccare le rinnovabili non programmabili e di mantenere la produzione d’energia pulita costante e sicura: il sogno dietro al nuovo progetto di energy storage marino del Fraunhofer Institute è finalmente diventato realtà. Gli scienziati tedeschi hanno completato, proprio in questi giorni, il primo test della loro innovativa tecnologia “d’accumulo subacqueo”. La gigantesca sfera in cemento calata a novembre 2016 nelle acque del lago di Costanza (al confine tra Germania, Svizzera e Austria) funziona. “Fino ad ora, la tecnologia era solo teoria, ora siamo stati in grado di dimostrarla anche nella pratica”, commenta il responsabile del progetto Matthias Puchta del Fraunhofer Institute for Wind Energy and Energy System Technology (IWES).
Come funzionano l’energy storage marino?
L’idea, almeno sulla carta, è semplice. Gli scienziati hanno creato una sfera in calcestruzzo, cava all’interno. Il principio di funzionamento del sistema è lo stesso di un piccolo impianto idrico a pompaggio. Spiega Puchta “Invece di avere un serbatoio inferiore e uno superiore” come accade nelle centrali idroelettriche a pompaggio, “il sistema utilizza un serbatoio a pressione posto sul fondo del mare a 600 a 800 metri, come bacino inferiore. La colonna d’acqua sopra l’ingresso della sfera agisce come quello superiore, senza impatti ecologici o estetici”. La sfera accumula l’energia utilizzando l’elettricità per pompare all’esterno l’acqua. Una volta svuotata, è come una batteria carica. Il flusso naturale in senso contrario aziona una turbina idroelettrica che trasforma l’energia cinetica nuovamente in elettricità.

L’esperimento nel lago di Costanza continua… http://www.rinnovabili.it/energia/eolico/energy-storage-marino-accumulo/

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