Dopo Le Grand Bleu, un film celebra l’Uomo Delfino, il free diver che ha rivoluzionato il mondo dell’apnea
DOLPHIN MAN
Di Lefteris Charitos
Domenica 19 novembre ore 20:00 Teatro Palladium Piazza Bartolomeo Romano, 8
Il free diver fuori dagli schemi Jacques Mayol torna a far parlare di sé con un film che celebra la sua avventura umana e sportiva.
Chiamato L’Uomo Delfino, l’apneista che ha sfidato il limiti delle capacità umane battendo tutti i record è il protagonista di Dolphin Man di Lefter Charitos che sarà proiettato per la prima volta in Italia grazie alla collaborazione con il network europeo Moving Docs di cui Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani è partner, volto alla distribuzione congiunta di documentari in Europa attraverso innovative strategie di sensibilizzazione del pubblico.
Sarà presentato a Roma domenica 19 novembre alle ore 20:00 al Teatro Palladium in occasione della decima edizione di Visioni Fuori Raccordo – Rome Documentary Fest alla presenza del regista e al cameraman subacqueo Pippo Castellano.
Dolphin Man, ci conduce nell’universo di Jacques Mayol, attraversando la sua incredibile esistenza e immergendo lo spettatore nell’esperienza sensoriale del mondo subacqueo. Dal Mediterraneo al Giappone, dall’India alle Bahamas, incontriamo gli amici più stretti e i famigliari, tra cui i figli di Mayol Dottie e Jean-Jacques e i campioni del mondo di immersione William Trubridge, Mehgan Heaney-Grier e Umberto Pelizzari rivelando il ritratto di un uomo che ha raggiunto i limiti del corpo umano e della mente, non solo per infrangere dei record, ma soprattutto per il desiderio di scoprire un’affinità più profonda tra l’essere umano e il mare. Con la voce narrante di Jean-Marc Barr, l’attore che ha interpretato Mayol nel film Le Grand Bleu di Luc Besson, Dolphin Man intreccia un archivio di rari filmati storici degli anni ’50 con una splendida fotografia subacquea contemporanea per scoprire come l’Uomo Delfino ha rivoluzionato il mondo dell’apnea e dell’immersione profonda, portando una nuova consapevolezza al nostro rapporto con il mare.
“Il film tratta delle questioni essenziali dell’esistenza umana. La morte, i limiti del corpo, il nostro ritorno alla madre natura, le trappole dell’ambizione e della fama personale, l’equilibrio del corpo e dell’anima attraverso la meditazione” racconta il regista greco Charitos “Al tempo stesso, per Mayol ogni immersione era un tentativo di sincronizzare il corpo e la mente. Grazie anche alle riprese dei migliori cameramen subacquei del mondo, ho voluto che lo spettatore condividesse questa esperienza, immergendosi con lui in profondità, dove tutto è nero, spaventoso e pacifico per poi tornare insieme alla luce abbagliante della superficie”
Il Festival è organizzato e prodotto dall’Associazione LABnovecento con il patrocinio della Roma Lazio Film Commision, è sostenuto da Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e da SIAE – Società Italiana Autori ed Editori, ed è realizzato grazie alla collaborazione di: Moving Docs – DOC IT, Road Television; Thalia Group; Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico; Istituto Svizzero; Cinema del Reale; Università degli Studi Roma Tre.