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Cavallucci marini, paguri, meduse e specie “aliene”: nel Regno di Nettuno i cittadini diventano “scienziati”

Cavallucci marini, paguri, meduse e specie “aliene”: nel Regno di Nettuno i cittadini diventano “scienziati”

Un paguro nella Secca delle Formiche (ph. Gabriella Luongo)

Un portale per segnalare avvistamenti e problematiche nell’area marina protetta di Ischia e Procida: “Il futuro è nella citizen science”
di PASQUALE RAICALDO

Bisogna avere gli occhi aperti e, naturalmente, armarsi di curiosità. Al resto ci pensa la straordinaria biodiversità dell’area marina protetta “Regno di Nettuno”, che abbraccia le isole di Ischia e Procida. E che chiama a raccolta i cittadini: appassionati di subacquea e naturalisti, certo, ma non solo.

La “citizen science” approda nella Secca delle Formiche e sulle pareti di Sant’Angelo, dove il corallo rosso prova a resistere alle predazioni degli ultimi decenni, abbraccia la baia di Cartaromana e punta Pizzaco, un piccolo paradiso per chi ama immergersi. Un neonato portale ad hoc – www.citizensciencerdn.org – consente di segnalare incontri con organismi marini interessanti e fenomeni naturali nel perimetro dell’area marina “al fine sia di migliorare la conoscenza degli habitat e degli abitanti del mare dell’AMP, che di segnalare anche eventuali problematiche ecologiche”.

Si chiama scienza partecipata: è il futuro e, per certi versi, il presente. Il sito, decisamente user friendly, presenta un form intuitivo: si possono segnalare specie aliene (dai curiosi pesci flauto ai barracuda, passando per la Haminoea cyanomarginata, una minuscola lumaca che arriva dal Sudan) o fenomeni di mortalità degli organismi del Benthos, plastiche marine e ingombranti o “bloom” di meduse e mucillagini, attrezzi da pesca abbandonati o specie rare o di elevata valenza ecologica, come le Caretta caretta o i capodogli, che popolano – con tursiopi, stenelle, grampi e balenottere – il cosiddetto canyon di Cuma, l’unica area pelagica del Regno di Nettuno. CONTINUA…

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