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Cauterizzazione ed epistassi in immersione

Domanda:
Una allieva questa mattina ha fatto un’immersione di corso open in un lago.
Durante la navigazione è andato tutto bene, risalendo da 8 mt. Presentava un poco di sanguinamento dal naso.

Ho pensato subito a dei capillari. Era così.
Però mi ha riferito che quando aveva sei anni pativa di sanguinamento ai capillari e le hanno praticato quindi una cauterizzazione dei capillari. Da allora non ha più problemi.
Lei ha 36 anni e ha avuto due bambine ed è una sportiva… a 1 atm!
Cosa fare?

Risposta:
In situazioni del genere, occorre tenere presente che simili interventi di cauterizzazione comportano un, sia pur lieve, indebolimento (a causa del processo cicatriziale) della mucosa e dei suoi vasi. Nella vita normale ciò può essere di scarsa importanza, ma gli squilibri pressori possibili in immersione possono superare i livelli di resistenza della mucosa e provocare sanguinamento.
In simili circostanze diventa ancora più importante del solito prestare la massima attenzione alla corretta compensazione, non solo sul timpano e sui seni paranasali, ma anche nella maschera.

fonte: Dan Europe

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