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Il Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala potrebbe diventare uno dei poli archeologici subacquei tra i più importanti d’Italia, uno dei più rilevanti del Mediterraneo. Lo evidenzia, in una interrogazione rivolta al sindaco, il consigliere comunale Arturo Galfano che chiede l’intervento del primo cittadino presso il Presidente della Regione Sicilia e l’Assessore Regionale ai Beni Culturali, per collegare gli ultimi tasselli del progetto.
[img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2014/03/801900f8a57274747b3370d0e8bd0223_view.jpg[/img]Arturo Galfano chiede l’intervento della Amministrazione Comunale affinché il relitto della nave Romana di Marausa venga esposto presso i locali del Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala che insieme alla Nave Punica e ai carichi dei relitti del Lido Signorino, realizzerebbero un attrattore turistico-culturale unico e di fondamentale importanza per il territorio, ma soprattutto grande attrattiva per i turisti. Si tratta di una pura formalità di natura prettamente politica, visto che Marsala ha già pronti i locali del Baglio Tumbarello, attiguo al Baglio Anselmi, espropriato da parte dell’Assessorato alla Presidenza della Regione Siciliana nel 2005 e restaurato successivamente proprio per accogliere il Relitto di Marausa. La nave da carico tardo-romana di Marausa (risalente al III secolo d.C.), recuperata nel 2011, è uno dei più interessanti relitti rinvenuti nel Mediterraneo per l’eccezionale stato di conservazione sia dello scafo (15 m. x 4,5 m), sia del carico (anfore per il trasporto di frutta secca, olive, olio e garum). Il carico del relitto è in parte conservato nei depositi del Museo Archeologico Regionale Lilibeo. Il restauro conservativo del relitto e l’assemblaggio dello scafo, costituito da ben 700 pezzi lignei, è stato quasi completato e la Nave è pronta per essere accolta da una sede museale. Il consigliere comunale Arturo Galfano evidenzia che non vi sarebbero motivi ostativi per posizionare l’imbarcazione a Baglio Tumbarello di Marsala, in quanto i locali sono pronti ed efficienti e la Regione Sicilia non spenderebbe nulla. Cosa di non poca importanza in un momento di spending review. Occorre, forse, un chiaro segno politico a suffragare la candidatura di Marsala ad ospitare la nave romana.
Il consigliere Galfano rivolge l’invito all’Amministrazione e al Consiglio Comunale, nonché ai deputati eletti in questo territorio affinché intercedano con la Regione Sicilia in modo di dare il via libera alle formalità burocratiche. Il Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala, diventerebbe il Museo archeologico subacqueo tra i più importanti d’Italia e uno dei più rilevanti del Mediterraneo per la compresenza di una Nave punica da guerra o ausiliaria (relitto dello Stagnone III sec. a.C.), una Nave oneraria romana (relitto di Marausa III sec. d.C.), i carichi di due imbarcazioni mercantili arabo-normanne (relitti A e B Lido Signorino XII secolo), oltre a numerosissime anfore ed ancore che testimoniano le rotte commerciali da e per la Sicilia da tutto il Mediterraneo antico. Il consigliere comunale Arturo Galfano spinge il sindaco Giulia Adamo ad intervenire tempestivamente, alla luce delle dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte del Deputato Regionale Nino Oddo che si sarebbe attivato affinché il relitto fosse esposto al Museo Pepoli di Trapani. Sarebbe una grande beffa per le ambizioni turistiche di Marsala ed una mortificazione per l’importante relitto che finirebbe per essere “oscurato” in una sala museale inadeguata e non consona, in un museo che con l’archeologia subacquea non ha nulla a che spartire.
fonte:www.marsalaoggi.it
[img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2014/03/801900f8a57274747b3370d0e8bd0223_view.jpg[/img]Arturo Galfano chiede l’intervento della Amministrazione Comunale affinché il relitto della nave Romana di Marausa venga esposto presso i locali del Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala che insieme alla Nave Punica e ai carichi dei relitti del Lido Signorino, realizzerebbero un attrattore turistico-culturale unico e di fondamentale importanza per il territorio, ma soprattutto grande attrattiva per i turisti. Si tratta di una pura formalità di natura prettamente politica, visto che Marsala ha già pronti i locali del Baglio Tumbarello, attiguo al Baglio Anselmi, espropriato da parte dell’Assessorato alla Presidenza della Regione Siciliana nel 2005 e restaurato successivamente proprio per accogliere il Relitto di Marausa. La nave da carico tardo-romana di Marausa (risalente al III secolo d.C.), recuperata nel 2011, è uno dei più interessanti relitti rinvenuti nel Mediterraneo per l’eccezionale stato di conservazione sia dello scafo (15 m. x 4,5 m), sia del carico (anfore per il trasporto di frutta secca, olive, olio e garum). Il carico del relitto è in parte conservato nei depositi del Museo Archeologico Regionale Lilibeo. Il restauro conservativo del relitto e l’assemblaggio dello scafo, costituito da ben 700 pezzi lignei, è stato quasi completato e la Nave è pronta per essere accolta da una sede museale. Il consigliere comunale Arturo Galfano evidenzia che non vi sarebbero motivi ostativi per posizionare l’imbarcazione a Baglio Tumbarello di Marsala, in quanto i locali sono pronti ed efficienti e la Regione Sicilia non spenderebbe nulla. Cosa di non poca importanza in un momento di spending review. Occorre, forse, un chiaro segno politico a suffragare la candidatura di Marsala ad ospitare la nave romana.
Il consigliere Galfano rivolge l’invito all’Amministrazione e al Consiglio Comunale, nonché ai deputati eletti in questo territorio affinché intercedano con la Regione Sicilia in modo di dare il via libera alle formalità burocratiche. Il Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala, diventerebbe il Museo archeologico subacqueo tra i più importanti d’Italia e uno dei più rilevanti del Mediterraneo per la compresenza di una Nave punica da guerra o ausiliaria (relitto dello Stagnone III sec. a.C.), una Nave oneraria romana (relitto di Marausa III sec. d.C.), i carichi di due imbarcazioni mercantili arabo-normanne (relitti A e B Lido Signorino XII secolo), oltre a numerosissime anfore ed ancore che testimoniano le rotte commerciali da e per la Sicilia da tutto il Mediterraneo antico. Il consigliere comunale Arturo Galfano spinge il sindaco Giulia Adamo ad intervenire tempestivamente, alla luce delle dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte del Deputato Regionale Nino Oddo che si sarebbe attivato affinché il relitto fosse esposto al Museo Pepoli di Trapani. Sarebbe una grande beffa per le ambizioni turistiche di Marsala ed una mortificazione per l’importante relitto che finirebbe per essere “oscurato” in una sala museale inadeguata e non consona, in un museo che con l’archeologia subacquea non ha nulla a che spartire.
fonte:www.marsalaoggi.it