Milano, 12 agosto 2014 – L' A.Di.SUB (Associazione Didattiche Subacquee) segue con attenzione e partecipazione emotiva le notizie relative ai recenti incidenti subacquei avvenuti al largo delle coste italiane. Siamo innanzitutto subacquei, e l'apprendere della morte di persone che come noi condividono la passione per il mare e le immersioni ci tocca nel profondo. Per rendere un servizio alla comunità subacquea, che in queste ore si interroga ed è alla ricerca di risposte, riteniamo fondamentale che venga fatta un'informazione precisa e puntuale su quanto concerne l'attività subacquea, in relazione ai casi citati. Purtroppo, questo non è avvenuto e non sta avvenendo in queste ore, se è vero che persino testate nazionali riportano informazioni errate. A titolo di esempio, si è confuso il Nitrox, una miscela composta da ossigeno ed azoto, con "Mitrox"; si è parlato di "Primax" per intendere Trimix, altra miscela respiratoria. Si è parlato di "brevetti facili", mentre è noto che i programmi dei corsi subacquei sono da anni regolamentati da standard di qualità emanati dall' Organizzazione internazionale per la normazione (ISO). E' quindi importante, quando si decide di partecipare ad un corso sub, verificare che l'organizzazione didattica alla quale appartiene l'istruttore/scuola sia in possesso di un certificato di conformità agli standard di qualità ISO. Il mondo delle immersioni è altamente specializzato: ha dei principi educativi stabiliti, delle regole di sicurezza certe, persino un suo linguaggio. Non si può lasciare spazio ad opinioni improvvisate, garantendo visibilità a persone di scarsa professionalità. Occorre, in casi così delicati e che toccano la vita delle persone, nonché la continuazione di un intero settore, fare affidamento su fonti certe: organismi riconosciuti e professionisti del settore. A.Di.SUB invita pertanto le testate giornalistiche a fare riferimento alle didattiche riconosciute (IDEA, PADI, SSI) ed a DAN Europe, Fondazione no-profit dedita alla salvaguardia della vita umana in mare, per informazioni certe, attendibili e specializzate. Occorre infine precisare che la subacquea rimane uno sport sicuro. I dati International DAN parlano di una bassa incidenza di infortuni (0,006% / immersione) e di mortalità (3 x 100.000). Naturalmente, occorre che i subacquei siano fisicamente idonei alla pratica stessa, oltre che ben preparati a non superare i limiti del proprio brevetto e soprattutto della propria esperienza. Vi ringraziamo per l'attenzione che vorrete dedicare al nostro comunicato. Gaetano Occhiuzzi Presidente A.Di.SUB segreteria@adisub.org
Le attività ADISUB
A.Di.SUB (Associazione Didattiche Subacquee) è l'organismo che riunisce le maggiori organizzazioni didattiche subacquee attive in Italia e aderenti a RSTC Europe (Recreational Scuba Training Council Europe). I membri dell'associazione sono IDEA, PADI, SSI, agenzie didattiche affermate, che ogni anno addestrano circa il 70% dei subacquei italiani. All'associazione aderisce anche DAN Europe, organizzazione internazionale di riferimento per la salute e la sicurezza dei subacquei.
Oltre che a supportare e rappresentare le organizzazioni didattiche subacquee, ADISUB promuove l'attività subacquea con finalità educative e mira ad incrementare la qualità dell'insegnamento impartito e dei servizi offerti ai subacquei.
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