Musei britannici consorziati per salvare i reperti del Titanic
Un pool di istituzioni ha lanciato una raccolta fondi per acquisire i manufatti recuperati dalla società RMS Titanic Inc. dal sito del naufragio. National Geographic contribuirà con 500mila dollari
di Michael Greshko
La prua del Titanic giace sul fondale dell’Atlantico. Fotografia di Emory Kristof, National Geographic Creativ
Nel 2016, la società RMS Titanic Inc. e la holding sua proprietaria, Premier Exhibitions, hanno presentato istanza di fallimento, lasciando incerto il destino della collezione dei reperti del Titanic. Ora, alla vigilia di un’audizione di un tribunale fallimentare, istituzioni britanniche e irlandesi di comune intesa hanno dato il via a una campagna di raccolta fondi per riportare l’intera collezione nelle isole che hanno costruito e gestito la sfortunata nave.
“Questi manufatti, che hanno una grande importanza dal punto di vista storico, rischiano di essere divisi e venduti a collezionisti privati, persi come collezione identificabile,” ha dichiarato Conal Harvey, vice presidente di Titanic Belfast,
il museo aperto accanto ai cantieri che hanno dato vita al Titanic. “Pertanto, stiamo conducendo una campagna per portare questi manufatti a casa, dove saranno protetti e preservati attraverso la pubblica proprietà e messi in mostra perché il mondo possa goderne”. CONTINUA…