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10 giugno 1918 – l’azione di Premuda

10 giugno 1918 – l’azione di Premuda

Nella foto a sx guardiamarina Giuseppe Aonzo

Nella foto a dx capitano di corvetta Luigi Rizzo

Sebbene quest’anno sia stata anticipata al 9 giugno per ragioni istituzionali, tradizionalmente, il 10 giugno si festeggia la festa della Marina Militare,  in memoria dell’impresa di Premuda. Come vedremo, all’alba del 10 giugno 1918 due unità minori italiane, i MAS 15 e 21, penetrarono tra le unità di una possente formazione navale nemica diretta verso il canale d’Otranto, riuscendo ad affondare la corazzata austro ungarica Szent Istvan, il Santo Stefano.
Il 1 marzo 1918, l’ammiraglio Horthy assunse il comando della regia marina da guerra imperiale austro ungarica in sostituzione dell’ammiraglio Njegovan. Siamo durante la  I guerra mondiale, un conflitto che in quell’estate del 1918 appariva ancora incerto. Nello Stato Maggiore della Regia Marina italiana si temeva che il nuovo comandante austriaco volesse effettuare un’azione dirompente in basso Adriatico. Lo sbarramento del canale d’Otranto, posto tra Brindisi e Corfù, era stato creato dalla Regia Marina italiana per impedire l’accesso al Mediterraneo  della flotta austro-ungarica ed il suo congiungimento con la marina da guerra dell’impero ottomano. Sebbene tale sbarramento fosse efficace per impedire alle navi di superficie austro-ungariche di uscire dall’Adriatico, non aveva però effetto sui sommergibili  di  base a Cattaro per cui,  nel 1918, venne completato uno sbarramento fisico con reti e boe posate sull’intero canale.
L’ammiraglio Paolo Thaon di Revel, duca del mare, sapeva che gli Austriaci avevano attaccato ben 19 volte lo sbarramento, e in quattro di queste era stato presente a bordo anche l’ammiraglio Horthy. La possibilità di  un nuovo tentativo da parte sua era quindi altamente probabile. Di fatto lo sfondamento dello sbarramento avrebbe dato mano libera agli CONTINUA…http://www.ocean4future.org/archives/13879

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