Gianluca CensiDa agente di commercio di Mozzo a maestro di sub e ora titolare della «Aqua diving». Accompagna i turisti tra squali e tartarughe giganti.È passato alla storia come l’Eroe dei due Mondi – Europa e America – eppure per una goliardica combriccola di connazionali espatriati, il prode Giuseppe Garibaldi deve essersi concesso, a cavallo tra una battaglia e una liberazione, una vacanzina nel Continente Nero. Per l’esattezza nei pressi di Antananarivo, capitale del Madagascar. Altrimenti, racconta divertito il bergamasco Gianluca Censi – classe 1964, malgascio d’adozione da ormai 17 anni – come si può spiegare che Antananarivo, tradotto alla lettera, significhi «Città dei Mille» (da «tanana», città; e «rivo», mille)?
Se è vero che la vita è costellata di segnali che arrivano dall’alto e sta a noi decifrarli, quando Censi atterrò per la prima volta nella terra dei lemuri deve aver pensato che quel «fil rouge» semantico, capace di legare il vecchio e il nuovo domicilio, fosse qualcosa di più di una coincidenza. Il suo destino era fermarsi lì. Del resto, parlano i fatti: dopo aver aperto, nel 2000, il primo centro subacqueo italiano dell’isola, oggi ne gestisce un secondo con uno staff di 21 persone.