Mai provato l’immersione al relitto del Paguro?
Ben 1.790 immersioni realizzate nell’area di tutela biologica del Paguro, oltre 120 ore di attività volontaria dei soci ed amici per l’attività di accompagnatore subacqueo volontario. Il 2016 è stato un anno intenso che ha permesso una continuità di escursioni dei subacquei per oltre 6 mesi (maggio-ottobre) – si legge nella nota dell’Associazione Paguro – con visibilità del sito di straordinario livello nei mesi di agosto-settembre-ottobre e nonostante una compressione delle richieste degli utenti determinata dal periodo critico della economia del paese (- 10% delle richieste di permessi).
Il 2016 ha anche riproposto a tutti due problemi per i quali facciamo un «forte» appello alle autorità. I ripetuti abusi che vengono commessi nell’area di tutela biologica del paguro con l’esercizio abusivo della pesca sportiva e non. Tante imbarcazioni vengono spesso sorprese dai nostri soci ad esercitare la pesca e spesso sappiamo di imbarcazioni che organizzano vere escursioni di pesca notturna con decine di persone. Richiediamo un forte impegno delle autorità a sanzionare pesantemente gli abusi, atteso che ora l’area è riconosciuta come « zona SIC di interesse comunitario » che dovrebbe prevedere sanzioni amministrative di migliaia di euro ed in caso di recidiva anche la confisca del natante. Ringraziamo comunque le autorità di polizia, finanza ed in particolare della guardia costiera per l’impegno comunque realizzato nel corso dell’anno.
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