L’associazione Marevivo e il Consorzio EcoTyre hanno recuperato gli pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati a terra e a mare a La Maddalena, nell’ambito della seconda edizione di ‘PFU Zero nelle Isole Minori’, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, di Federparchi-Europarc Italia e il Corpo Forestale dello Stato e in collaborazione con l’ANCIM-Associazione Nazionale Comuni Isole Minori e la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera. L’evento di raccolta straordinaria gratuita a La Maddalena è uno degli appuntamenti della campagna europea Let’s Clean Up Europe contro il littering (l’abbandono di rifiuti nell’ambiente). Hanno partecipato: Fabio Canu, Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente di La Maddalena, Giuseppe Bonanno, Presidente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, Ciro Pignatelli, Direttore dell’Ente Parco, Alessandro Petri, Comandante Capitaneria di Porto di La Maddalena, Claudio Confalonieri, Comandante Scuola Sottufficiali M.M. La Maddalena, Carmen Di Penta, Direttore Generale di Marevivo, ed Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre.
Grazie al prezioso lavoro della divisione sub di Marevivo e del Nucleo SDAI (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare sono stati individuati e raccolti gli pneumatici che giacevano in fondo al mare nella zona del porto dell’isola sarda. Nel frattempo, sulla banchina, Gummy, la mascotte di EcoTyre, ha spiegato agli alunni dell’Istituto Comprensivo de La Maddalena e Palau l’importanza di una corretta gestione degli PFU e quanto il recupero di questi rifiuti sia necessario per la salvaguardia dell’ambiente e in particolare del mare e dei suoi abitanti.
EcoTyre, il primo Consorzio nazionale per numero di soci e il secondo per quantitativi raccolti che si occupa del ritiro e del recupero degli Pneumatici Fuori Uso, ha messo a disposizione un suo mezzo per caricare gli PFU raccolti che saranno portati presso gli impianti di trattamento in cui verranno gestiti. Questa speciale tipologia di rifiuto, infatti, è detta ‘permanente’ e necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente causando seri danni all’ambiente e alla salute delle persone. Se gestita in modo corretto, invece, è riciclabile al 100% e utilizzabile per i fondi stradali, per le superfici sportive, come materiale per l’isolamento, o per l’arredo urbano.
L’iniziativa approderà in Sicilia, a Lampedusa (lunedì 1 giugno) e a Favignana (mercoledì 3 giugno), per poi sbarcare nel Lazio, a Ventotene (giovedì 11 giugno), e concludere il proprio percorso in Campania, a Procida (venerdì 19 giugno).
‘PFU Zero nelle isole Minori’ si inserisce nel più ampio progetto di EcoTyre ‘PFU Zero’, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente. Attraverso il sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it) il Consorzio può individuare e mappare i depositi di PFU abbandonati (stock storici). Spesso si tratta di situazioni difficilmente gestibili dalle amministrazioni pubbliche a causa degli elevati costi di raccolta e smaltimento. Grazie al database realizzato con il progetto PFU Zero è più semplice intervenire, collaborando con associazioni ambientaliste e altri soggetti attivi nella tutela del territorio, segnalare i depositi di PFU alle Istituzioni e rimuovere e avviare i rifiuti al corretto trattamento e recupero.
“Sul fronte dei rifiuti abbandonati non possiamo permetterci di abbassare la guardia e per questo siamo pronti a rimetterci al lavoro con Ecotyre. Il ritorno di questa campagna – ha spiegato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo – segna una ulteriore tappa dell’impegno che Marevivo porta avanti da anni nelle isole minori italiane intese come laboratori di sostenibilità e dove è possibile attuare best practice anche per un mercato del turismo diverso. La nostra divisione sub libererà, nei prossimi mesi, i fondali dei porti selezionati dai rifiuti e in particolare dagli pneumatici abbandonati, e contemporaneamente i nostri operatori daranno vita ad attività di educazione ambientale, che rappresenta, come sempre, un momento formativo e prezioso per i più giovani”.