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L'attività di ARPA Campania di monitoraggio delle acque marine con Side Scan Sonar

[img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2015/01/59d4c621c6749ba40dbdf370c02be041_view.jpg[/img] Un sistema in grado di individuare relitti o oggetti presenti sui fondali marini anche a profondità elevata
Tow fish del sistema Side Scan Sonar
Nel territorio della Regione Campania è molto alta l’attenzione sulle attività illecite di smaltimento di rifiuti e sono ben noti i fatti di cronaca che vedono impegnate le forze dell’ordine con il costante supporto dell’ARPAC, l’Agenzia per la protezione ambientale della Regione Campania.
Anche l’ambiente marino potrebbe rappresentare un potenziale sito dove smaltire illecitamente materiale inquinante o carichi nocivi eventualmente presenti a bordo di relitti affondati volontariamente.
L’ARPAC è dotata di otto mezzi nautici con i quali assicura ogni tipo di intervento in mare incluso il monitoraggio dell’ambiente marino, previsto dalle varie normative, nonché i controlli sulla qualità delle acque di balneazione. Tra la strumentazione in dotazione è presente un sistema in grado di individuare relitti o oggetti presenti sui fondali marini anche a profondità elevata e, a tale scopo, è stata autorizzata una campagna di monitoraggio dei fondali marini con il battello oceanografico Helios e con l’eventuale supporto degli altri mezzi nautici dell’ARPAC, utilizzando il sistema denominato Side Scan Sonar.
La flotta nautica, di cui l’ARPAC è proprietaria ed armatrice, è gestita, nell’ottica del massimo contenimento della spesa e della migliore efficienza del servizio, in piena autonomia dall’Agenzia con il proprio personale tecnico specializzato che, oltre ad assicurare la conduzione in mare dei mezzi, ne cura anche il rinnovo e la tenuta della documentazione di sicurezza ed autorizzativa, la manutenzione ordinaria e straordinaria ed ogni aspetto logistico relativo agli ormeggi nei diversi porti della Regione.
L’ammiraglia della flotta nautica dell’ARPAC è il battello oceanografico Helios (lunghezza f.t. 20 m., larghezza f.t. 6 m.) e tra la dotazione strumentale di bordo è presente un sistema Side Scan Sonar o sonar a scansione laterale (SSS) in grado di effettuare indagini e ispezioni dei fondali marini.
Il sistema SSS è costituito essenzialmente da due sottosistemi principali: l’attrezzatura di superficie e l’attrezzatura subacquea.
L’attrezzatura di superficie comprende: un computer con software specifico per la visualizzazione e il controllo dei segnali sonar; un’unità di superficie che contiene l’elettronica necessaria alla ricezione dei dati sonar e alla trasmissione dei segnali di controllo.
L’attrezzatura subacquea comprende: il così detto “tow fish” (vedi immagine in alto), una struttura a forma di pesce che viene trainato dalla barca e che contiene i trasduttori e l’elettronica per la trasmissione e ricezione dei segnali; il cavo di traino e di alimentazione e trasmissione dei segnali costituito da un’armatura esterna di acciaio isolata dall’anima centrale conduttrice con terminazione elettromeccanica. Tale cavo a bordo dell’Helios ha una lunghezza di 1000 metri ed è avvolto su un verricello con capacità di tiro di 800 kg.
Il tow fish (sonar) è trainato dal battello, a velocità di circa 5 nodi, attraverso il cavo elettromeccanico ad una certa profondità sotto la superficie del mare ed a pochi metri dalla superficie del fondo, i suoi trasduttori emettono gli impulsi sonori e ricevono gli echi di ritorno. Questi ultimi sono convertiti in energia elettrica e trasmessi in superficie attraverso il cavo per poter essere visualizzati ed acquisiti dal software installato sul computer di bordo.
[img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2015/01/28b86dbb67eeae2a2b69f91dbf5a0045_view.jpg[/img] Nella figura 1 è mostrato come lavora il Side Scan Sonar e come forma l’immagine finale.
La forza dell’eco è proporzionale alla corrente prodotta, gli echi più forti produrranno tracce più scure. Con il procedere dell’indagine, la registrazione è continuamente arricchita dalle informazioni dello strumento e creano l’immagine ecografica del fondo marino.
Gli oggetti sporgenti sul fondo rifletteranno il suono creando, in pratica, come un’ombra acustica che avrà una lunghezza proporzionale all’altezza dell’oggetto, visualizzata sulla registrazione finale come un’area con tonalità di colore differente.
[img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2015/01/355bd4b3e0b4e5ab63cdcd9a64709766_view.jpg[/img] Nelle figure sono mostrati alcuni esempi di oggetti rilevati dall’ARPAC con il SSS a bordo del battello oceanografico Helios.
La figura n. 2 mostra l’immagine ecografica di una struttura antistrascico a tripode, visibile nella foto n. 2; mentre la figura n. 3 mostra l’immagine di un relitto ritrovato a 67 metri di profondità nella parte meridionale della Provincia di Salerno.
La campagna di monitoraggio promossa dall'ARPAC è svolta tra le attività ordinarie utilizzando fondi ordinari senza alcun aggravio di spese sul bilancio dell'Ente e rientra nell'ambito di una strategia complessiva di azioni che vede impegnata costantemente la Giunta regionale sul fronte di interventi finalizzati alla tutela e al recupero ambientale, nonché alla valorizzazione della risorsa mare per l'economia turistica.
fonte: http://www.arpat.toscana.it/[img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2015/01/55137ba4e4ee1c960ece7e3b5a60b498_view.jpg[/img][img]http://serhost.digimaweb.it/file/attachment/2015/01/38c6210bd12f2cb402ac913bef048bf9_view.jpg[/img]

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