Grandi creature preistoriche scivolano silenziose tra gli steli della foresta di kelp e si dirigono verso di me: fossili viventi del Giurassico il cui aspetto antico è stato custodito dalle profondità abissali.
Si tratta di una decina di squali sette branchie.
Gli squali si avvicinano, fino a poche spanne di distanza, i sensi all’erta. Anche i miei sensi sono all’erta: comprensibile, essendo animali di circa tre metri, predatori di foche e altri abitanti della foresta di kelp, che esigono (e incutono) rispetto.
È nelle acque di Cape Town, in Sudafrica che la science fiction diventa realtà. Qui, nelle foreste sottomarine di kelp di False Bay, è possibile immergersi con decine di squali sette branchie (Notorynchus cepedianus), a bassa profondità, di giorno. Un fatto del tutto eccezionale, dato che questo squalo vive normalmente nel buio delle profondità abissali, ben oltre la portata dei subacquei. Di notte tende a risalire verso acque più superficiali, dove di tanto in tanto viene catturato dai pescatori professionali.
Il corpo sinuoso, l’assenza della grande pinna dorsale, le sette branchie (anziché le consuete cinque), gli occhi di colore… alieno, la bocca smussata: ogni caratteristica anatomica di questo squalo vi fa capire che vi trovate al cospetto di un animale di un’epoca che fu. È sufficiente un’occhiata a fossili di squalo, o a ricostruzioni di squali preistorici, per sincerarsene. Nel corso di milioni di anni, questi squali hanno sviluppato tecniche di caccia cooperative, in branco. Ma non bisogna averne timore, perché nonostante la stazza importante il sette branchie (che in inglese è noto come Broadnose Sevengill Shark) non è aggressivo nei confronti dei subacquei, che non fanno certo parte della dieta di questi squali.
Se siete interessati ad un viaggio sub con una memorabile immersione degna di Jurassic Park, con uno degli squali più incredibili che un subacqueo possa incontrare, il Sudafrica è il posto giusto. In nessun altro luogo al mondo troverete così tanti squali di questa specie rara, a bassa profondità, durante immersioni diurne. Nelle foreste di kelp, incontrerete anche le foche del Capo, crostacei e altri squali bentonici acquattati alla base degli steli, come lo spotted gully shark. Sempre in questa zona del Sudafrica, è possibile immergersi con il grande squalo bianco, e, più al largo, con verdesche e squali mako: questa è forse la zona più “squalosa” al mondo, per quantità e varietà di incontri.
Informazioni per fare delle immersioni subacquee in Sudafrica con gli squali
Dove: False Bay, Cape Town, Sudafrica.
Quando: tutto l’anno.
Temperatura dell’acqua: intorno ai 20 gradi nei mesi estivi (corrispondenti ai nostri invernali); circa 10 gradi nei mesi invernali. Si consiglia una muta semistagna o una muta umida molto calda, con guanti e cappuccio.
Visibilità: variabile, dai 20 ai 3 metri.
Cosa si vede: squali sette branchie, foche del Capo, pesci e crostacei tipici delle foreste di kelp.
Per chi: per subacquei di tutti i livelli (è un’immersione facile, con profondità tipica 10-20m); volendo, è possibile immergersi in apnea.
Con chi: www.mastrosommerso.it
fonte: viaggipersub.it