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Archeologia SubacqueaNews

Un altro sogno di Sebastiano Tusa

Il nostro mare ha una storia da raccontare: un altro sogno di Sebastiano Tusa è realtà

Nasce a Palermo il progetto “Le 4A del mare” che punta alla divulgazione del ricco e diversificato patrimonio culturale sommerso del Mar Mediterraneo

Mar Mediterraneo (foto pixabay)

Il rapporto tra l’uomo e il mare è iniziato nella notte dei tempi, e sulla sua sostanza ne hanno scritto gli autori più autorevoli e lo hanno ritratto i pittori più illustri.

Il mare ha avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo: è fonte di sostentamento, grazie alla pesca praticata fin dai primordi, ma è anche stato e continua ad essere, il principale mezzo di comunicazione tra i popoli.

Nasce a Palermo il progetto “Le 4A del mare”, portato avanti dalla Soprintendenza del Mare che, con questa iniziativa, ha avviato una campagna di sensibilizzazione degli studenti delle scuole, volta alla conoscenza del ricco e diversificato patrimonio culturale sommerso del mar Mediterraneo, con lo scopo di creare un corretto approccio alle risorse marine.

Si concretizza così un altro tassello voluto da Sebastiano Tusa, che si è sempre schierato sempre in prima linea per sottolineare l’enorme importanza del patrimonio culturale sommerso e tutelare il mondo dell’archeologia marina in generale, sogni che oggi continuano a camminare sulle gambe di Valeria Patrizia Li Vigni, moglie di Tusa, e su tutto il team di esperti della Soprintendenza del Mare.

Archeologia subacquea, architetture del mare (per la conoscenza delle borgate marinare e dei fari), antropologia (lo studio delle feste dei patroni, o della vita di bordo) e gli archivi (per l’importanza delle ricerche e della documentazione storica): queste sono le “4A” coinvolte nel progetto che si rivolge agli alunni della scuola primaria e secondaria, durante tutto l’anno scolastico 2019/2020.

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