Naufragato a largo dell’isola di San Nicola, come descritto nel verbale redatto dal comandante Covacich il 7 gennaio 1825, la storia del Brigantino austriaco “Stefano” rivive grazie al prezioso ritrovamento dell’ingegnere Michelangelo De Meo. Appassionato di storia sulle Tremiti, grazie alle ricerche portate avanti negli ultimi 13 anni da un archivio all’altro dell’Italia, De Meo non solo ha rintracciato l’antico verbale del naufragio ma, grazie all’aiuto di Adelmo Sorci della Marlin Tremiti, si è portato sul luogo in cui la nave affondò dove, a una 60ina di metri di profondità, sono state ritrovate due ancore e altri reperti del relitto.
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