Continuano le attività di Ste Scuba Tourism for the Environment, sostenuto anche dal ministero e dall'ente del Turismo e dal tour operator Settemari.
In Mar Rosso il progetto Ste continua ad operare contribuendo a rilanciare la ripresa del turismo sostenibile nell’area e continuerà a farlo nei mesi futuri. A breve alcuni ricercatori dell’Università di Bologna si recheranno nelle zone di Sharm el-Sheikh, grazie al supporto dell’agenzia didattica subacquea SNSI, e a Marsa Alam, ospiti del tour operator Settemari. Avranno il compito di “trasformare” i turisti in “biologi marini”, coinvolgendoli nella raccolta dati sulla biodiversità delle scogliere coralline del Mar Rosso.
Ste: Scuba Tourism for the Environment – Red Sea Biodiversity Monitoring Program (www.steproject.org.) è un progetto di ricerca del Marine Science Group iniziato nel 2007 con l’obiettivo di coinvolgere turisti subacquei nella raccolta dati sullo stato della biodiversità delle scogliere coralline del Mar Rosso. Grazie ai suoi sostenitori e ai volontari che vi partecipano è il più grande monitoraggio ambientale della zona. Anche nel 2013 il progetto Ste è riuscito a raggiungere il suo obiettivo raccogliendo oltre 2500 schede che, sommate a quelle degli anni precedenti, portano il totale a circa 30000.
Oltre ai siti più conosciuti del Mar Rosso sono stati raccolti dati anche da mete meno turistiche come Berenice, nell’Egitto meridionale, il Sudan, fino Yanbù Al-Bahr e Rabigh sulla costa araba, per un totale di 116 siti monitorati.
La raccolta dei questionari ha permesso l’individuazione di trend spaziali e temporali della biodiversità marina su cui si basano i programmi di recupero o conservazione del territorio da parte delle istituzioni locali. Il progetto è finanziato dal Ministero del Turismo Egiziano e dall’Ente del Turismo Egiziano, dal tour operator Settemari, dall’agenzia di didattica subacquea SNSI e dal diving center Viaggio nel Blu.
fonte: http://www.guidaviaggi.it