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Mina antinave della II Guerra mondiale rinvenuta da subacquei della Guardia di Finanza

Rinvenuta dai sommozzatori della Guardia di Finanza di Bari una mina antinave che risale alla Seconda Guerra mondiale. La scoperta dell’ordigno bellico è avvenuta nei giorni scorsi durante un’immersione dei militari finalizzata alle attività di campionamento subacqueo di organismi in collaborazione con l’ARPA Puglia.

La mina antinave, di forma sferica con urtanti, del diametro di circa 1,2 metri, della capacità potenziale di 300 chilogrammi di tritolo, era una profondità di 20 metri, a qualche centinaio di metri dal porto di Monopoli (BA).

L’ordigno, hanno rilevato i sommozzatori delle Fiamme gialle, era stato spaccato da subacquei – sicuramente uomini in forza alla malavita – senza scrupoli, che tra l’altro hanno messo in serio pericolo sia la propria incolumità, sia quella di ignari naviganti, per prelevarne l’esplosivo.

Dalle immagini, riprese sott’acqua dai subacquei della Guardia di Finanza prima della distruzione della mina, è evidente che la stessa, di forma sferica, è stata spaccata in due parti e presenta solchi netti nella massa interna di tritolo, nelle zone dove l’esplosivo è stato asportato.

Avviate le procedure previste dal protocollo di sicurezza, è stata allertata la Prefettura di Bari e la zona di mare è stata interdetta alla navigazione con una ordinanza della Capitaneria di Porto. È stato chiesto, quindi l’intervento del nucleo Servizi Difesa Antimezzi Insidiosi (S.D.A.I) del reparto della Marina Militare Italiana, abilitato tra l’altro, alla bonifica di materiale esplodente o pericoloso, che hanno fatto brillare la mina al largo, su fondali profondi e fangosi. La navigazione è stata nuovamente consentita dopo un successivo controllo dell’area circostante il luogo del rinvenimento.

La Guardia di Finanza ha avviato le indagini per individuare gli autori della manomissione dell’ordigno e del trafugamento del tritolo.

fonte:ambienteambienti.com

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