Interventi per lo sviluppo di attività per la conservazione dell’ambiente naturale costiero e marino e per la sua valorizzazione sono stati approvati e finanziati dalla giunta regionale per un importo complessivo di circa 4 milioni di euro.
Il provvedimento, presentato di concerto dall’assessore alla pesca Isi Coppola e all’ambiente Giancarlo Conta, è conseguente all’applicazione della legge regionale n. 15/2007 per la tutela, la promozione e lo sviluppo della zona costiera del Veneto e per la creazione di zone di tutela di biologia marina. L’obiettivo di questa normativa è la salvaguardia dell’ambiente marino e in particolare delle zone chiamate “tegnue” per la presenza di formazioni rocciose, localizzate in un’area che si estende da poco più di un miglio dalla costa fino al centro dell’Alto Adriatico, su un tratto di mare che va da Chioggia a Grado. Questa normativa prevede anche la costituzione della Consulta del Mare, organo permanente di consultazione e concertazione degli interventi, con il compito di contribuire a definire le scelte programmatiche regionali e le azioni da intraprendere per l'istituzione di zone di tutela biologica e la diversificazione, valorizzazione e riconversione delle imprese di pesca verso la molluschicoltura, la maricoltura e per lo sviluppo del turismo marittimo. La consulta è stata insediata nei giorni scorsi e ha dato alcune indicazioni e i primi suggerimenti. A seguito di questa riunione sono state presentate delle proposte operative che la giunta veneta ha valutato e in prima applicazione della legge ha ritenuto di finanziarne alcune per il 2007. Per progetti di promozione delle zone di tutela biologica marina è stato assegnato un contributo all’Università di Padova (un milione di euro) e ai comuni di Caorle (120mila euro), Chioggia (100mila euro), Porto Viro (100mila euro), Porto Tolle (100mila euro), Rosolina (100mila euro), Cavallino-Treporti (100mila euro), al Consorzio di promozione turistica Promo Caorle (100 mila), alla Provincia di Venezia (100mila euro). Per quanto riguarda gli interventi strutturali per la tutela e lo sviluppo della zona costiera del Veneto i contributi vanno all’Università di Padova (circa un milione e mezzo di euro complessivamente) e al Consorzio di Bonifica Delta Po Adige (500mila euro).
A cura dell'Ufficio Stampa della Regione Veneto
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