Il Comune di San Felice Circeo ha affidato all’Università “La Sapienza” di Roma l’incarico di redigere un progetto per la realizzazione di barriere artificiali sommerse che consentano la conservazione dell’ambiente marino e la salvaguardia delle praterie di posidonia ocenica antistanti il litorale di San Felice Circeo.
L’incarico, per una spesa complessiva di 8mila euro, è stato conferito dal Responsabile del settore urbanistico e tutela ambientale, ing. Domenico Matacchioni, al Dipartimento di Biologia animale e dell’uomo dell’università di Roma e al geometra Emiliano Carnello. Quest’ultimo dovrà preparare la documentazione tecnica cartografica necessaria alla redazione del progetto. La decisione di avviare l’intervento era stata presa durante i lavori del Tavolo della Nautica, che vede la partecipazione degli amministratori comunali e degli operatori del settore, e si era concretizzata con delibera di giunta dell’11 aprile scorso con la quale il Capo settore urbanistico era stato autorizzato ad affidare l’incarico. “Con questa iniziativa – ha detto Giuseppe Federici, consigliere delegato alle Politiche del mare, nonché coordinatore del Tavolo della Nautica – l’amministrazione comunale intende affrontare le problematiche della difesa del mare e del ripristino delle condizioni ecologiche atte ad incrementare la pesca. La creazione delle barriere sommerse, infatti, potrà arricchire la biodiversità marina dei fondali e diversificare la fauna e la flora marina, in particolare nelle ampie zone di prateria di posidonia oceanica, considerate habitat prioritario secondo la Direttiva Europea Habitat. L’obiettivo non è soltanto quello di incrementare l’attività della piccola pesca artigianale ma anche di permettere uno sviluppo turistico compatibile con la salvaguardia dell’ambiente”.
Roberta Colazingari
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