Ciao Pasquale, avrei bisogno di un consiglio se possibile. Mia moglie é al quarto mese e mezzo di allattamento al seno e vorrebbe ricominciare a fare qualche immersione, puó riprendere? Profondità consigliata per il momento? Con o senza deco? Grazie di cuore, Francesco
Pasquale Longobardi scrive:
caro Francesco, ti ringrazio per l’attenzione. Ho già risposto a un quesito simile ma ripeto volentieri per l’importanza dell’argomento.
Non sono note controindicazioni per l’allattamento al seno dopo le immersioni. L’azoto presente nel latte materno è insignificante, simile al bere una bevanda gassata.
La questione più importante è per la madre che deve prendere precauzioni contro la disidratazione. L’assunzione di liquidi per via orale giornaliera dovrà aumentare per compensare le perdite di fluido attraverso l’allattamento. La disidratazione aumenta la probabilità di incidente da decompressione per la madre e potrebbe ridurre la quantità di latte prodotto. In quest’ultimo caso la madre dovrebbe essere pronta a integrare la nutrizione del neonato con qualche formula approvata dal pediatra.
Siccome, durante il periodo dell’immersione (trasferimento compreso), il bambino non viene allattato per divcrse ore potrebbe verificarsi ingorgo mammario. Si consigliano abiti comodi e cinghiaggi adeguati in immersione. I cambiamenti nella pressione nell’immersione non incidono sull’ingorgo nel seno. Magari si potrebbe utilizzare una pompa per il seno, prima dell’immerisone, per recuperare il latte e conservarlo, per il neonato, nel frigorifero.
C’è qualche segnalazione circa la possibilità di trasmissione di agenti patogeni marini dal capezzolo al bambino che potrebbe causare una diarrea infettiva particolarmente ostinata. Questi batteri possono causare anche una grave mastite, se i dotti del capezzolo e la pelle abbiano irritazioni o ulcerazioni.
In base a queste informazioni, la mamma potrà scegliere se immergersi o attendere la fine dell’allattamento. ciao,
“