Subacquea industriale, la legge di settore della Sicilia fa scuola in Italia
di Leonardo Lodato
Il mare sopra e sotto / Dopo un processo avviato otto anni fa grazie alle sollecitazioni degli operatori esperti del settore, la materia della formazione degli operatori fuori dall’ambito portuale e degli operatori tecnico subacquei in ambito portuale per la Regione Siciliana è stata affrontata con vari decreti attuativi della legge 07/2016
Una volta approvati tutti i decreti attuativi anche dai neo assessori della nuova squadra di governo, la Regione siciliana, dopo 36 anni, avrà un quadro legislativo relativo alla formazione degli operatori subacquei che potrà servire come quadro di riferimento per l’intera legislazione in territorio nazionale
Difficile fare chiarezza in un mondo, quello della subacquea industriale, dove numerosi sono gli sbocchi lavorativi per i giovani ma dove regna molta confusione. A mettere ordine ci ha provato la Regione Siciliana su sollecitazione di alcuni operatori del settore. Tra questi, il più impegnato, è Manos Kouvakis, direttore del Cedifop di Palermo, scuola specializzata nel settore della subacquea industriale, membro IMCA (International Marine Contractors Association) nella divisione diving per l’Europa e l’Africa (www.imca-int.com), full member IDSA International Diving Schools Association insieme ad altre 14 scuole al mondo di cui 13 in Europa, unica realtà in Italia (www.idsaworldwide.org), membro dell’American Welding Society, per la saldatura subacquea, (www.aws.org) e membro UNI (Ente Italiano di Normazione) con partecipazione attiva in diversi gruppi di lavoro (www.uni.com). A Manos Kouvakis abbiamo chiesto di renderci edotti sullo “stato dell’arte”, in un iter che è ancora “in progress”.
Circa otto anni fa, il 14 ottobre 2010, durante il 28° Meeting IDSA svoltosi a Rotterdam, presso la Smit Internationale N.V, azienda storica fondata nel 1842 e colosso olandese nel settore della metalmeccanica subacquea a livello mondiale, con più di 3500 dipendenti, specializzata nelle attività di rimorchio portuale, gestione di terminal portuali e recupero relitti, l’allora deputato della Regione Siciliana, Totò Lentini, sottolineava: “… la Regione Siciliana che dispone di una grande autonomia legislativa e amministrativa, gestisce diversi fondi ed interventi propri nazionali e dell’Unione europea, finalizzati allo sviluppo economico e alle attività della formazione professionale. Prevediamo fra l’altro di dotarci di una specifica legge garantendo i più alti standard di qualità e sicurezza”. CONTINUA…