La nave datata 1856 che avrebbe dovuto impedire lo sbarco di Garibaldi affondò nel 1860: da allora riposa a 8 metri di profondità a largo di San Benedetto del Tronto. I sommozzatori hanno perlustrato l’area per capire le condizioni dello scafo Di Carlo Leone – 21 agosto 2019
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ricerche subacquee sono state condotte a largo della foce del fiume Tronto a San Benedetto per valutare lo stato di conservazione del famoso relitto cTorquato Tasso”, affondato nel marzo del 1860. L’attività in mare è stata condotta dal nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara, assieme ai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Ancona e della Compagnia Carabinieri di San Benedetto del Tronto e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche.
I militari esperti nelle perlustrazioni dei fondali marini si sono concentrati in particolare sul vascello, detto anche “della Sentina”, per valutare le misure di tutela e di conservazione in situ. Il natante affondato ha una storia relativamente breve, divenuta negli anni spunto per vari racconti tramandati tra i pescatori che hanno raggiunto vari appassionati di immersioni subacquee di tutta Italia e non solo. Proprio per questo si stanno considerando iniziative di valorizzazione e strategie di ricerca.