foto Associazione Centri di Immersione Marina di Campo
di Marcello Camici
Nel fondale del mare del golfo di Procchio sono presenti due relitti di nave di epoca romana. Si trovano vicini l’uno all’altro nel fondo del mare prospiciente la località chiamata ‘Il Porto’. Uno a sette metri dalla linea della spiaggia l’altro a venticinque. Non meraviglia che in questa zona possano esistere relitti subacquei. Il luogo si presta bene come approdo e porto naturale per traffici marittimi che sin dall’antichità solcavano le rotte dell’Elba. E’ inoltre presente acqua che si trova nei fossi vicini cosa di vitale importanza nel traffico marittimo antico romano per le barche all’ancora in approdo.
Lo stesso nome ‘Procchio’ secondo Remigio Sabbadini è di origine romana derivando dal cognome romano Proculus.
Mi soffermo brevemente sul relitto posto a venticinque metri di distanza dalla spiaggia, alla profondità di poco meno di due metri e a metà strada circa fra il fosso del Porto e il fosso di Campo all’Aia. Nel 1969 è stato oggetto di studio da parte della soprintendenza alle antichità di Firenze che ha consentito di acquisire conoscenza sull’architettura, sulla tecnica cantieristica e di recuperare manufatti del carico e vasellame di bordo. continua… http://www.corrierelbano.it/2017/05/15/relitto-subacqueo-di-procchio/