LA PIATTAFORMA CONTINENTALE
La piattaforma continentale è una porzione di fondale marino abbastanza particolare; parte dalla costa e si estende fino a largo seguendo la pendenza del fondale che inizialmente non è elevata per poi aumentare man mano che si arriva alla Scarpata continentale, è caratterizzata dalla presenza di luce e di produzioni primarie bentoniche e platoniche,e di conseguenza ha una vasta produttività e una maggiore presenza di risorse ittiche.
Vengono utilizzati vari tipi di suddivisione ,ma tra i più importanti ci sono quella in “piani” (che è un criterio di divisione legato alla luce)ed è una zonazione di tipo verticale e si estendono per lo più dalla superficie al fondo, e quella (che tiene conto delle condizioni di idrodinamismo delle diverse profondità), dove si distinguono una zona emersa o temporaneamente emersa con idrodinamismo dirompente e moti vorticosi e tre profondità critiche.
Ovviamente questa suddivisione,non è visibile,ma è utilizzata per semplice comodità
I piani di divisione sono: IL PIANO ADLITORALE, il PIANO SOPRALITORALE, il PIANO MESOLITORALE ,IL PIANO INFRALITORALE, il PIANO CIRCALITORALE che fanno parte del sistema litorale,mentre il sistema profondo è costituito da ulteriori tre piani che sono quello BATIALE,quello, ABISSALE e quello ADALE.
Il primo, risente del microclima dovuto alla vicinanza del mare ,il secondo è soggetto a schizzi del mare quando questo è agitato,uno dei problemi che lo riguarda, è dovuto alla presenza di zone che sono ovviamente soggetti a periodi di secca,quindi , gli organismi marini che vivono in questa zona,hanno sviluppato degli adattamenti che permette loro di conservare una certa quantità d’acqua ed evitare così l’essiccamento che porterebbe ovviamente alla morte dell’organismo stesso, esempio tipico di questo tipo di adattamento è la patella, ovviamente oltre a queste forme,ci sono forme capaci di movimento proprio che quindi possono spostarsi per cercare le condizioni migliori.
Successivamente, c’è il piano mesolitorale , cioè il tratto di costa compreso tra la zona di bassa e alta marea,le forme di vita presenti in questo piano,sono dotate di una serie di adattamenti,in quanto, devono resistere ai periodi di bassa marea che porta ovviamente a periodi di secca,inoltre devono resistere anche alla forza del mare in quanto,quando questo è mosso è proprio su questa parte di costa che scarica tutta la sua forza oltre che alle frequenti differenze termiche, specie tipiche di queste zone sono ancora il genere Patella,ma anche il granchio Pachygrapsus marmoratus. Il piano infralitorale comincia subito dopo il piano mesolitorale e arriva fino alla cosidetta zona di compensazione,ovvero la zona di presenza della Poseidonia oceanica (30-40 mt.),questo è inoltre considerato come la zona più eterogenea di tutto il sistema,di fatti qui è maggiore la presenza di biocenosi,inoltre questo presenta un ulteriore suddivisione interna che riguarda le tre profondità critiche:
La prima profondità critica,dove predomina un idrodinamismo oscillante tra 1-4 mt. e 10-20mt. con moti verticali e/o orbitali.
La seconda profondità critica,in cui l’idrodinamismo è unidirezionale con movimenti orizzontali e si pone tra i 10 – 20 mt. Fino a raggiungere i 30 – 40 mt.
La terza profondità critica, è quella in cui si osservano solo moti laminari tra 30-40mt. e 80-100mt. e comprende l’intervallo che arriva fino al margine della piattaforma.
il piano circalitorale è quello compreso tra la fine della zona di compensazione e la fine della piattaforma continentale,è la zona dove i due principali fattori come luce ed ossigeno vanno man mano a diminuire,è anche sede di biocenosi di tipo sciafile formate prevalente mente da alghe rosse. Il fenomeno più importante in questi fondali è quello della biocostruzione ovvero della deposizione
di sostanza calcarea ad opera di organismi viventi che consente un accrescimento nel tempo di
substrato duro nota come Coralligeno, ovvero la formazione delle barriere coralline.
Per quanto riguarda il sistema profondo, il piano batiale,corrisponde alla scarpata continentale e alla porzione di fondale che si trova subito sotto la scarpata.
Il piano abissale corrisponde alla grande pianura che si estende verso il largo dalla fine della scarpata continentale fino ad arrivare ai 5000 mt.
Il piano Adale,sarebbe quello corrispondente alle fosse oceaniche al di sotto dei 5000 mt. questo non sembra esistere in Mediterraneo.
Piero Malvasi