31 maggio 2012 – Scritto da Emanuela Gregolin – 1 Commento in risposta a questo articolo.
Sono Emanuela,
ho subito tre anni, fa causa incidente in moto, una grave frattura dell’acetabolo sinistro con un taglio della vena femorale di due centimetri.
Operata a Padova dal dott. Sergio Candiotto ora non ho particolari problemi ma volendo fare delle immersioni per la prima volta ho parecchi dubbi. Il dott. Candiotto interpellato mi dice che non sarebbe lo sport ideale per la mia lesione ma non mi dice che non posso farlo. Secondo lei,a che rischi posso andare incontro? Potrebbe essere un problema per la vena suturata o un problema osseo?
Ovviamente non voglio incorrere in alcun problema anche se minimo e perciò il suo parere sicuramente mi aiuterà a decidere.
La ringrazio in anticipo della sua risposta.
Risponde il Dr. Paolo Della Torre
Gentile Emanuela,
ho letto con attenzione la tua mail, da quanto riferisci attualmente non sono esitati deficit dall’incidente di tre anni fa, quindi si può pensare che l’acetabolo sia stato ricostruito ed attualmente ti consenta il carico e una normale deambulazione. Con quanto riferisci suppongo che la femorale sia pervia e garantisca un buon ritorno venoso, permettendo alla tua gamba sinistra di non apparire gonfia, cianotica o con varici.
Certamente se il collega ortopedico Dr. Candiotto non era entusiasta riguardo al corso subacqueo, sarebbe bene conoscere meglio su quali fattori basa questa sua premura, lasciando da parte l’idea che abbia espresso le sue perplessità per eccesso di cautela e per non conoscenza specifica dei problemi collegati all’immersione.
Al momento, e con le informazioni che mi hai fornito, ti posso dire che non penso ci siano problemi per iniziare a fare immersioni. Se in particolare intendi iniziare a fare immersioni durante le vacanze posso tranquillizzarti che solitamente i corsi organizzati nei villaggi turistici si svolgono con tempi e a profondità che non espongono a rischi di Malattia da Decompressione e comportano un impegno fisico leggero.
Per sicurezza comunque evita di trasportare o di salire in barca con la bombola in spalla ma fatti aiutare per non caricare eccessivamente l’acetabolo: durante le immersioni pinneggia tranquillamente, lasciati affascinare da quello che vedrai senza fretta e senza sforzo.
Al rientro in Italia potrai decidere se continuare ad immergerti frequentando un corso più avanzato: in questo caso ti consiglio di sottoporti a una accurata visita medica (come quella che puoi prenotare anche al nostro Centro Iperbarico – tel 0544 500152) e che preveda il controllo, oltre delle condizioni cardiocircolatorie, polmonari e metaboliche, anche la valutazione della tua anca da un punto di vista ortopedico e vascolare.
Ti saluto e buone immersioni! (..gran posto la Thailandia!)
Paolo Della Torre
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